Lo dice l'analisi delle compravendite realizzate nel 2021 e analizzate da Tecnocasa, secondo cui gli acquirenti giovani, di un'età compresa tra 18 e 34 anni sono stati il 28,5% degli acquirenti italiani di abitazioni: una quota stabile rispetto al 2020 ma in rialzo di ben il 27,1% rispetto al 2019.
I giovani avrebbero tra le priorità le esperienze, come ad esempio viaggiare e conoscere il mondo e le sue culture, e non stabilizzarsi e mettere radici. Le priorità non sono più quelle di comprare una casa e tirar su una famiglia.
Risultato: nel primo semestre del 2022, per comprare casa in una grande città sono servite, in media, 6,9 annualità. Ma, dietro la media, ci sono differenze sostanziose.
Il 25,4% è costituito da mutui finalizzati all'acquisto di una casa. A dirlo è la Mappa del credito, lo studio sull'utilizzo del credito da parte degli italiani realizzato dal Crif. Cresce del 5,4% la propensione all'utilizzo di un prestito che in Italia coinvolge il 45,4% dei cittadini maggiorenni.
Per i giovani con meno di 36 anni, e con un valore dell'Isee (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 40mila euro annui, il Decreto Sostegni bis ha previsto una nuova agevolazione per l'acquisto della prima casa: l'esenzione dall'imposta di registro, ipotecaria e catastale.