Domanda di: Dr. Mercedes Pellegrini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Lo studio. Più specificamente i ricercatori hanno capito che, per gli adulti di età pari o superiore a 60 anni, il rischio di morte prematura si è stabilizzato a circa 6.000-8.000 passi
passi
Passo – la distanza che separa i due piedi quando si cammina. Diversamente, per gli antichi romani il passus era inteso come la distanza tra il punto di distacco e quello di appoggio di uno stesso piede durante il cammino.
Il numero ottimale dei passi cambia in base dell'età
Negli adulti di età pari o superiore a 60 anni, questa riduzione del rischio si verificava quando facevano tra i 6000 e gli 8000 passi al giorno, mentre negli adulti di età inferiore ai 60 anni si verificava quando facevano tra gli 8000 e i 10.000 passi al giorno.
Traducendo questi numeri in distanza, e valutando il passo medio di una persona a 79 cm, vuol dire percorrere almeno 3,5 km al giorno da che ci si alza dal letto fino a che ci si corica nuovamente, con una distanza ottimale di poco meno di 6 km giornalieri.
La soglia minima per trarre il massimo beneficio dalla camminata varia però a seconda dell'età, per cui, ad esempio, sopra i 60 anni, possono bastare circa 6.000-8.000 passi al giorno per ridurre il rischio di morte prematura, il che significa che un numero superiore di passi non aggiunge alcun beneficio in termini di ...
Anche in questo caso, abbiamo a che fare con diversi studi scientifici: il primo fu uno scienziato giapponese negli Anni '60, ma altri studi più recenti hanno confermato che camminare per circa 7 chilometri ogni giorno ha effetti benefici sulla salute psicofisica.