Domanda di: Ciro Martini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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La “pennichella” dopo pranzo
L'orario ideale è quello tra le 13.00 e le 15.00 e il riposino non deve durare più di 30 minuti, oltre i quali si rischierebbe di alterare il ciclo sonno-veglia e di causare insonnia notturna.
Sono infatti sufficienti dai 10 ai 20 - 30 minuti al massimo, per recuperare forze ed energie. Prolungare il riposo dopo pranzo, può invece portare a sviluppare inerzia e sonnolenza che rendono difficile riprendere a svolgere le attività del resto della giornata.
Dormire una mezz'oretta subito dopo pranzo non fa ingrassare, ma rende più difficile (e talvolta dolorosa) la digestione: sdraiarsi dopo mangiato, infatti, rallenta il processo digestivo e favorisce il ristagno dei succhi gastrici (e quindi acidità e bruciore di stomaco).
Secondo gli studiosi, l'ideale sarebbe farlo tra le 13:00 e le 15:00, facendolo durare da 10 a 30 minuti e non di più, per non rischiare di cadere nella cosiddetta inerzia del sonno, ovvero la fase in cui si dorme molto profondamente, svegliarsi diventa difficile e si rimane come intontiti per il resto della giornata.
Una delle più recenti si baserebbe sulle esorfine, dei peptidi oppioidi, come gliadorfina e gluteomorfina, che si formano durante la digestione del glutine. Tali peptidi, analoghi alle famose endorfine, si legherebbero ai recettori oppioidi del cervello causando sonnolenza.