Domanda di: Harry Marino | Ultimo aggiornamento: 24 novembre 2023 Valutazione: 4.5/5
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Un paio di Timberland costava 200.000 lire, le Burlington 15.000, i jeans di Armani o Stone Island intorno alle 80.000 lire, una felpa Best Company sulle 200.000 lire, il Moncler costava circa 500.000 lire, un orologio Winchester sulle 300.000 lire… Ecco, non erano spese che potevano fare tutti.
Lo portavano i paninari e i paninari wannabe, e quando diventò di moda in Italia, era il 1984, costava sulle 300.000 lire quando lo stipendio medio era di circa 600.000: oggi un Moncler corto costa a dir poco 1.200 euro, ma ci sono modelli con cui si arriva agilmente in zona 1.600.
La tipica squinzia anni 80 vestiva in maniera molto simile ai coetanei paninari; le differenze potevano essere nelle maglie, spesso le squinzie preferivano i maglioni oversize più che le felpe; mentre l'estate portavano top all'ombelico o camicette con taschini e bottoni molto grandi.
Qui René Ramillon e André Vincent fondano nel 1952 l'Azienda che darà vita al celebre piumino creando giacche ad alta resistenza e protezione per i climi più estremi ideali per gli operai che li indossano sopra la tuta da lavoro nel piccolo stabilimento di montagna, e che verranno poi messi alla prova nel corso di ...
Attualmente il marchio Moncler impiega circa 460 fornitori: i primi 40 fornitori coprono circa il 60% del valore degli ordini. La fase di confezionamento del capo avviene sia presso produttori terzi (façonisti) sia negli stabilimenti produttivi del marchio a Trebaseleghe (Padova, Italia) e a Bacau (in Romania).