Domanda di: Dr. Renato Benedetti | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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La sopravvivenza dopo un trapianto di polmoni è di circa il 60% a 5 anni, e di circa il 40% a 10 anni (dati Istituto Superiore Sanità). Nei primi 3 mesi dal trapianto polmonare la mortalità si aggira attorno al 15%.
Il trapianto di polmone è indicato per tutte quelle malattie ad uno stadio avanzato che non rispondono più alle terapie, e con limitata prognosi a lungo termine: enfisema polmonare, BPCO (bronco-pneumopatia cronica ostruttiva), fibrosi polmonare, fibrosi cistica.
Quanti anni si può vivere con un trapianto di cuore?
32 anni dopo, i primi due pazienti che abbiamo operato (all'epoca avevano entrambi un anno) sono ancora vivi, e oggi sappiamo che un follow up fino a 30 anni si può raggiungere.
Quale è la fascia di età per la quale vengono effettuati più trapianti polmonari in FC?
Considerando i trapianti polmonari eseguiti in età pediatrica, la maggior frequenza riguarda la fascia di età tra i 10 ed i 17 anni e la diagnosi di fibrosi cistica, che da sola rappresenta più del 50% dei trapianti/anno effettuati al di sotto dei 18 anni.
Per eseguire un trapianto cardiaco, viene aperta la gabbia toracica del ricevente. Il sistema cardiocircolatorio viene collegato a un circuito artificiale cuore-polmone. Il cuore malato viene espiantato e sostituito dal cuore nuovo, che circa un'ora dopo inizia a battere nel corpo del ricevente.