Quanto tempo hanno gli eredi per impugnare il testamento?

Domanda di: Davide Greco  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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L'azione di impugnazione di un testamento per nullità non è soggetta a limiti temporali, mentre l'azione di annullamento va esercitata entro il termine di cinque anni dal momento in cui viene data lettura del testamento da parte del notaio ai chiamati all'eredità stessa.

Quanto tempo si ha per contestare un testamento?

L'articolo 624 del codice civile mette a fuoco i vizi della volontà, costituiti da errore, violenza e dolo, stabilendo che il testamento possa essere impugnato per tali vizi nel termine di cinque anni dal giorno in cui si abbia avuta notizia della violenza, del dolo o dell'errore.

Quando un erede può impugnare un testamento?

Chi può impugnare il testamento

Il Codice Civile stabilisce che i primi soggetti ad essere tutelati, per la loro quota di legittima, sono appunto gli eredi legittimi, i quali hanno la possibilità di impugnarlo. Si tratta di coniuge e figli del defunto e, in assenza di questi, degli ascendenti (i genitori).

Quanto tempo si ha per impugnare l'eredità?

L'azione deve essere esercitata entro dieci anni dall'apertura della successione. È l'azione con cui ogni coerede può chiedere la divisione dei beni ereditari. Il diritto di chiedere la divisione dei beni in comunione ereditaria non è soggetto a termini di durata.

Quando non si può impugnare un testamento?

Tale atto produce effetti nei confronti di terzi solo dopo la morte del testatore. Quindi il testamento potrà essere impugnato solo successivamente alla morte, mai prima. Il testamento si impugna con atto di citazione e competente a decidere è il Tribunale in composizione collegiale.

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