Quanto tempo si ha per chiudere un conto corrente di un defunto?

Domanda di: Fabio Bianchi  |  Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2023
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La normativa parla chiaro: quando muore una persona entro 12 mesi dalla data del decesso bisogna recarsi all'Agenzia delle Entrate e compilare un apposito modulo da consegnare all'istituto di credito in cui la persona morta era titolare di conto corrente.

Quanto tempo per chiudere conto defunto?

Il blocco del conto corrente del defunto, così come dei suoi eventuali libretti di risparmio, scatta non appena la banca viene informata del decesso del proprio cliente. Spetta agli eredi del de cuius informare la Banca dell'avvenuto decesso, attraverso una raccomandata a.r. o tramite una comunicazione via Pec.

Chi può chiudere il conto corrente di un defunto?

Gli eredi, ultimate le pratiche di successione, potranno poi decidere se recedere, e quindi chiudere il conto corrente, oppure di subentrare al rapporto in essere con la banca. In caso di conto cointestato questi eredi dovranno ovviamente decidere le sorti del conto corrente con il cointestatario superstite.

Come evitare il blocco del conto corrente in caso di morte?

In questi casi gli eredi anche senza successione possono chiedere la chiusura del conto corrente. Basta presentare l'autocertificazione e compilare il modulo specifico fornito dalla banca accompagnato da certificato di morte del familiare e la copia del documento di identità degli eredi.

Cosa succede se non si chiude il conto in banca?

Alla lunga viene chiuso dalla Banca, e i soldi se li smezza con lo Stato. Pagherai comunque alla banca le spese per tenere attivo il conto..

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