In Italia, ci sono circa 636mila ettari di vigneto, secondo il censimento Istat del 2021. Il valore di questi terreni, mediamente, è circa 51mila euro per ettaro.
L'indice considera 9 parametri riconosciuti internazionalmente come indicatori di qualità: altezza e produzione della parete fogliare ed il loro rapporto, sanità delle uve, età del vigneto, tipologia di dotazione idrica, morfologia del grappolo, biodiversità della superficie e del sottosuolo.
Il valore delle vigne, infatti, è diventato un argomento caldo. Soprattutto viste le transazioni da capogiro in alcune aree ad altissima vocazione. In Italia, ci sono circa 652mila ettari di vigneto, secondo lo studio CREA del 2019. Il valore di questi terreni, mediamente, è circa 51mila euro per ettaro.
Con tutte le condizioni favorevoli è possibile ricavare da ogni ettaro di vigna anche 100 quintali di uva con il 70% di rendita in vino: quindi parlando della resa per ettaro, con 100 quintali di uva si possono produrre più o meno 70 ettolitri di vino.
Difatti alla nascita della piantina, una volta creato il vigneto, la vite per i primi tre anni non produce uva, si sviluppa, cresce, ma non fa vino. Poi comincia la produzione di grappoli, una produzione che diventa sempre più consistente, e che rimarrà sostanziosa fino ai 25 anni circa di vita della pianta.