Come funzionano le fontane romane?

Domanda di: Carmela Valentini  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
Valutazione: 4.8/5 (25 voti)

I romani erano in grado di far sgorgare l'acqua da fontane a getto, utilizzando la pressione dell'acqua che scorre da una fonte lontana e più elevata di acqua creata da una quota piezometrica.

Come arriva l'acqua nelle case romane?

Là dove il sottosuolo non era così munifico, l'acqua arrivava attraverso gli acquedotti e le successive canalizzazioni. Un'accurata distribuzione permetteva di disporre d'acqua corrente nelle abitazioni, nelle terme, nelle fontane, nei “condomini” (le cosiddette insulae) e nelle latrine.

Dove va a finire l'acqua delle fontane di Roma?

L'acqua erogata delle fontanelle comunque non si disperde, ma segue lo stesso “ciclo virtuoso” del resto dell'acqua potabile distribuita dall'acquedotto: una volta raggiunta la fognatura viene depurata e poi riutilizzata dai consorzi agricoli per l'irrigazione dei campi a sud della città.

Come funziona l'acqua delle fontane?

L'acqua delle fontane decorative è sempre la stessa, che circola grazie ad una o più pompe, previo filtraggio. L'acqua potabile delle fontane pubbliche viene dall'acquedotto e se ne va nella rete delle acque bianche, dove va anche l'acqua piovana delle strade.

Come sono alimentate le fontane di Roma?

L'alimentazione era assicurata dagli acquedotti dell'Aqua Marcia, dell'Aqua Iulia o dell'Aqua Tepula i cui condotti passavano sopra l'arco della Porta.

Roma le fontane famose 😍 Scopri le 7 fontane di Roma da non perdere + bonus