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Quando parliamo di tatuaggi realizzati con la tecnica del puntinismo, parliamo in realtà della fusione di due arti diverse: l’arte dei tatuaggi realizzati a mano, senza l’uso di una macchinetta elettrica, e il puntinismo, appunto. Probabilmente sarà capitato a tutti a scuola di dover realizzare un disegno con la tecnica del puntinismo. Per le persone impazienti è davvero una tortura, perché questa tecnica consiste nel disegnare e riempire un’immagine col solo utilizzo di puntini, più o meno fitti a seconda delle sfumature e dell’intensità di colore che si desidera dare.
La tecnica del puntinismo applicata ai tatuaggi sta prendendo sempre più piede, man mano che vari artisti si cimentano in quest’arte e sperimentano nuove combinazioni tra stili diversi. Il puntinismo è utilizzato di frequente, per esempio, nella realizzazione di tatuaggi geometrici o tatuaggi con mandala, specialmente se sono molto grandi, perché le graduali e leggere sfumature permesse da questa tecnica alleggeriscono e ingentiliscono molto il disegno.
I tatuaggi geometrici però non sono gli unici che stanno godendo di questa riscoperta del puntinismo. Motivi tribali, ritratti e paesaggi possono diventare design estremamente originali se disegnati col puntinismo o addirittura, mixando puntinismo e altre tecniche. Anche i tatuaggi a fascia possono trovare una rivisitazione più leggera e sfumata se realizzati con la tecnica del puntinismo: anziché realizzare infatti delle bande di colore chiuso, possono sfumare da un lato o da entrambi i lati per un effetto moderno e originale.