Domanda di: Sig. Fulvio Bernardi | Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2023 Valutazione: 4.4/5
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Dal gioco fonosimbolico sul nome di Laura nascono altri motivi: l'aura è il vento che spira da lei e che conduce al poeta il ricordo della donna; l'auro è l'oro dei capelli biondi di lei come simbolo di bellezza sempreviva.
Laura fu in età imperiale un nome latino di significato augurale, riferito alla bellezza della pianta del lauro, sacra ad Apollo e simbolo di sapienza e di gloria, e alla corona di alloro, emblema e simbolo della vittoria, con cui veniva cinto il capo dei vincitori nelle gare atletiche e letterarie.
Tra le varie opere di Petrarca non è possibile identificare Laura, perché lei appare sempre come una donna bionda, con gli occhi chiari, la classica descrizione della donna nordica, quindi non viene menzionato l'aspetto fisico di Laura, ma viene idealizzata.
Laura diventa il simbolo della sua gloria come poeta (appunto la laurea), il lauro poi è l'altro nome dato alla pianta di alloro e con questo accostamento il poeta ci ricorda il mito di Apollo e Dafne che, per sfuggire al dio che la voleva, si trasforma in questa pianta.
Nel Canzoniere la parola che più di ogni altra muta di forma e di significato è Laura. Petrarca utilizza questo nome come senhal (segnale), un appellativo fittizio che nell'antica poesia provenzale era usato per alludere alla donna amata o anche ad altro personaggio senza mai nominarli direttamente.