Domanda di: Ing. Rita Pagano | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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È stato dimostrato che giocare ai videogiochi può stimolare e migliorare diverse abilità cognitive: risoluzione dei problemi, capacità di passare in poco tempo da un'attività all'altra, velocità di elaborazione delle informazioni. Per tale ragione, possono essere utilizzati anche per scopi educativi e terapeutici.
I videogiochi allenano a ricevere stimoli e dati sensoriali, a interpretarli e a prendere decisioni in merito. Lo dimostra uno studio dell'Università di Rochester, che ha messo a confronto giocatori che cercano l'azione con quelli più strategici.
Cosa succede al cervello quando si gioca ai videogiochi?
Da queste ricerche è emerso che i gamers riescono ad avere prestazioni migliori rispetto ai non giocatori in alcune funzioni cognitive e sembrano avere un maggior volume di materia grigia, ovvero lo strato cerebrale esterno deputato all'elaborazione delle informazioni.
gioco Esercizio singolo o collettivo a cui si dedicano bambini o adulti, per passatempo, svago, ricreazione, o con lo scopo di sviluppare l'ingegno o le forze fisiche.
Il gioco è essenziale allo sviluppo perché contribuisce al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo dei bambini e ragazzi. L'Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite con la Risoluzione 44/25 del 20 novembre 1989, riconosce il gioco come un “diritto” inviolabile ed insindacabile di ogni bambino.