Domanda di: Dr. Genziana Rossetti | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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è un deterrente, attraverso il suo carattere di esemplarità; costituisce giustizia retributiva verso chi si macchia volontariamente del crimine di omicidio.
La pena di morte viola il diritto alla vita, è irrevocabile e può essere inflitta a innocenti. Non ha effetto deterrente e il suo uso sproporzionato contro poveri ed emarginati è sinonimo di discriminazione e repressione. Oggi, più di due terzi dei paesi al mondo ha abolito la pena capitale per legge o nella pratica.
La pena di morte non è un diritto, in quanto le leggi sono fatte dagli uomini e nessun uomo affiderebbe la propria vita nelle mani di qualcun'altro (in questo caso dello stato) e fare una legge che approvi la pena di morte sarebbe come autorizzare lo stato a toglierci la vita in qualsiasi momento.
Una delle argomentazioni a favore della pena di morte si basa sul fatto che è meno costoso uccidere i colpevoli piuttosto che tenerli in carcere. In realtà è stato dimostrato che l'applicazione della pena di morte è ben più costosa del carcere a vita.
“Perché una pena sia giusta non deve avere che quei soli gradi d'intensione che bastano a rimuovere gli uomini dai delitti; ora non vi è alcuno che, riflettendovi, scieglier possa la totale e perpetua perdita della propria libertà per quanto avvantaggioso possa essere un delitto: dunque l'intensione della pena di ...