Che colore deve avere la pasta?

Domanda di: Dr. Vania Sorrentino  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Una buona pasta deve avere un colore chiaro, quasi prossimo all'avorio. Ma perché? Molto semplicemente perché è quello il colore della semola (il macinato di grano duro).

Come capire se la pasta non è buona?

La presenza di puntini bianchi sulla superficie è indice di una non perfetta idratazione della semola, mentre se i puntini sono neri è segno della presenza di frammenti di crusca non eliminati in macinazione o di particelle di semola derivanti da cariossidi (chicchi di grano) scure.

Come deve essere una pasta di qualità?

Una buona pasta si riconosce già prima ancora di mangiarla, da cruda: «Basta guardare la superficie: se è uniforme, di un giallo brillante, è una buona pasta. Al contrario, puntini scuri possono essere indici di impurità o difetti del grano, e microstriature biancastre indice di un essiccamento scorretto», dice Barba.

Perché a volte la pasta e gialla?

D'istinto si tende a preferire la pasta più gialla, perché ricorda l'immagine del grano matura. In realtà, può essere il risultato di una trafilatura al teflon o un'essiccazione ad alta temperatura che rendono la pasta più gialla.

Come può essere la pasta?

Pasta alimentare corta: Lunghe, come rigatoni, sedanini, fusilli, penne e garganelli.
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Pasta alimentare lunga:
  • A sezione tonda, come vermicelli o spaghetti.
  • A sezione forata, come bucatini e ziti.
  • A sezione rettangolare o a lente, come trenette e linguine.
  • A spessore largo, come lasagne e reginette.

Da cosa dipende il colore della pasta?