Il dolce stil novo, conosciuto anche come stilnovismo, stil novo o stilnovo, è un'importante corrente poetica italiana sviluppatasi tra il 1250 e il 1310, inizialmente a Bologna grazie al suo iniziatore, considerato Guido Guinizzelli (morto nel 1276), ma poi spostatosi a Firenze dove si sviluppò maggiormente.
è la denominazione con cui Dante nella Divina Commedia definisce una nuova poetica letteraria che si affermò a Firenze nel periodo 1280-1310. I maggiori rappresentanti del dolce stil novo furono Guido Cavalcanti e Dante stesso.
L'opera del poeta in cui meglio è rappresentato il dolce stil novo è la Vita Nova 2, un prosimetro in cui viene raccontato l'amore di Dante per Beatrice, seguendo un percorso spirituale del poeta nei confronti della donna amata e dei sentimenti che prova per lei.
Presenta uno stile, una costruzione sintattica limpida, lineare, piana, non complessa. Complesse sono però le tematiche e i contenuti. I vocaboli non sono né troppo raffinati né troppo immediati e colloquiali, ma il registro lessicale è medio.
L'origine dell'espressione è da rintracciare nella Divina Commedia di Dante Alighieri (Canto XXIV del Purgatorio): in essa infatti il rimatore guittoniano Bonagiunta Orbicciani da Lucca definisce la canzone dantesca "Donne ch'avete intelletto d'amore" con l'espressione dolce stil novo, distinguendola dalla produzione ...
La "Vita Nuova" è un'opera scritta prima dell'esilio del poeta il quale narra dell'incontro con Beatrice che sconvolge la sua vita. Dante afferma che Beatrice non è la donna - angelo ma è simbolo di spiritualità e teologia e con questo egli supera i temi stilnovisti.