L'interiezione Si possono distinguere tre tipi di interiezione: proprie, improprie e locuzioni interiettive o esclamative. Le interiezioni proprie sono: ah, eh, ih, oh, uh, ahi, ohi, bah, beh, ehm, mah, puah, uffa, ehilà, ahimè, ecc…
Come parte di una considerazione, più spesso nella grafia mah! (dove l'h può rendere una effettiva aspirazione finale), esprime in genere scontento, amarezza, rassegnazione: «Non me ne va bene una ... Mah!»; «Vuole aver sempre ragione lui ... Mah! lasciamolo fare!».
La congiunzione ma è una delle cosiddette congiunzioni coordinative (come e, o, oppure, né, cioè, infatti e così via) di tipo avversativo. Altre congiunzioni avversative sono però, appunto, tuttavia, nondimeno, eppure, anzi, piuttosto, bensì.
L'interiezione è un termine invariabile, che può fungere anche da frase, e/o esprimere dei comandi. E' una delle nove parti del discorso, ma non ha alcun legame grammaticale con gli altri elementi della frase. Può dare senso alla frase: infatti un'esclamazione come "Ehi" può significare e/o sostituire tante frasi.
Complemento di modo: Restate in piedi. Complemento di tempo continuato: Finirò il dipinto in un giorno. Complemento di tempo determinato: Partiremo in mattinata. Complemento di mezzo: Vengo in bicicletta.