Che differenza c'è tra autofattura e reverse charge?

Domanda di: Nicoletta Gentile  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Nell'inversione contabile (reverse charge), a differenza delle ipotesi di autofattura vera e propria (i.e. omaggi), il cedente/prestatore documenta l'operazione con l'emissione di un documento, senza addebito dell'IVA, che è integrato dal cessionario/committente, il quale provvede all'assolvimento dell'imposta.

Quando emettere autofattura nel reverse charge?

Fatture passive: per le fatture ricevute da soggetti esteri occorrerà emettere l'integrazione o l'autofattura reverse charge entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui sono stati ricevuti i documenti che provano l'effettuazione dell'operazione.

Che differenza c'è tra fattura è autofattura?

Il documento rappresenta un'eccezione rispetto alle consuete modalità di fatturazione: infatti, di norma a emettere fattura è il fornitore di un bene o il prestatore di un servizio. Nell'autofattura, invece, destinatario e mittente sono la stessa persona, fisica o giuridica.

Cosa si intende per autofattura?

L'autofattura è un documento fiscale, che certifica la spesa di un bene o servizio, in cui il mittente ed il destinatario corrispondono. Si tratta di una tipologia di fattura molto particolare: in questo caso infatti l'obbligo di applicazione dell'Iva e dell'emissione di fattura è a carico del destinatario.

Quando viene utilizzato il reverse charge?

Il reverse charge edilizia si applica alle imprese che eseguono prestazioni di servizi tramite contratti di appalto e subappalto, con l'obiettivo di contrastare la somministrazione illecita di manodopera.

CHE COS'E' IL REVERSE CHARGE E COME FUNZIONA