La differenza sostanziale tra queste due conifere sempreverdi è che nell'abete gli aghi sono disposti singolarmente sui rami e sono molto corti, mentre quelli del pino sono raccolti a ciuffi e lunghi una decina di centimetri.
E' il più importante legno da costruzione, massiccio o lamellare. Si utilizza in falegnameria, per interi/esterni, semilavorati, serramenti (finestre, porte, verande), rivestimenti di pareti interne e soffitti, mobili e persino strumenti musicali.
L'abete bianco è riconoscibile grazie alla corteccia di colore grigio chiaro, che in età avanzata assume un colore che va dal grigio-biancastro al grigio-scuro, e che è caratterizzata dalla presenza di screpolature e scaglie.
Legno economico, tenero, leggero e con basse caratteristiche meccaniche. Per la scarsa resistenza a muffe, insetti e agenti atmosferici deve essere protetto con adeguato trattamento superficiale. È tuttavia molto stabile, e ben lavorabile.
Il metodo più semplice e immediato è guardare da vicino un pezzetto di ramo e osservare la forma e la disposizione degli aghi. Nell'abete gli aghi sono molto corti e sono disposti uno ad uno direttamente sul ramo, mentre nel pino gli aghi sono più lunghi e sono raccolti a coppie o in ciuffi, a seconda della specie.