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Quale medico cura il prolasso?
Il medico specialista che può diagnosticare e curare il prolasso del retto è il chirurgo colon-proctologo: un professionista specializzato nell'ultimo tratto dell'apparato gastrodigerente, ossia il colon, il retto e l'ano.
Cosa mangiare con il prolasso?
Una dieta per il prolasso rettale prevede un'alimentazione varia, ricca in frutta fresca, verdura e prodotti a base di farine integrali. Questi, essendo ricchi di fibre, aiutano la peristalsi, rendendo un po' più rapido il transito intestinale del cibo.
Quando si deve operare il prolasso?
L'intervento chirurgico si rende necessario in queste casistiche: quando il prolasso è severo o completo (III°-IV°grado) quando il prolasso dell'utero ha coinvolto altri organi come ad esempio la vescica ed il retto con problemi legati alla minzione o alla defecazione (incontinenza e/o difficoltà)
Cosa vuol dire avere dolori al basso ventre?
Le possibili cause, le più frequenti, sono riconducibili a questi fattori: Problemi intestinali: stitichezza, blocco intestinale, sindrome del colon irritabile, Morbo di Crohn. Patologie ginecologiche o mestruali: sindrome premestruale, endometriosi, dismenorrea, gravidanza extrauterina, malattia infiammatoria pelvica.
Quanto dura l'intervento di prolasso uterino?
L'intervento dura 60 minuti e consiste in una tecnica chirurgica conservativa e quasi indolore che ha come obiettivo la correzione del prolasso uterino (utero, vagina, vescica e retto).
Quali sono i sintomi di un tumore all'utero?
Tra i sintomi più comuni del tumore all'utero ricordiamo:
sanguinamento vaginale, perdite (spesso maleodoranti) o spotting anomali, dolore o difficoltà a svuotare la vescica, dolore alla schiena, dolore durante i rapporti, dolore nella zona pelvica, perdita inspiegabile di peso.
Dove si sente il dolore pelvico?
Il dolore pelvico è un senso di malessere, più o meno accentuato, che viene percepito a livello della pelvi, ovvero la struttura anatomica che comprende la cavità del bacino e gli organi e tessuti in essa contenuti.
Perché mi fa male la schiena e sotto la pancia?
Tutta la struttura dell'intestino, dal tenue al colon, è in intimo contatto con la colonna vertebrale e con i suoi muscoli. Si può quindi capire come l'irritazione cronica dell'intestino possa avere un effetto negativo sui muscoli della schiena, rendendoli maggiormente contratti.
Dove fa male l'utero?
Il dolore pelvico è un sintomo riferito alla pelvi, ossia alla parte inferiore del tronco, che corrisponde al bacino. Questa regione confina in alto con l'addome, lateralmente con gli arti inferiori ed in basso con il perineo. Il disturbo è frequente nelle donne e può originare dagli organi pelvici o extra-pelvici.
Cosa succede se non si cura il prolasso?
Il prolasso uterino grave può portare ad altre complicanze, quali: ulcera vaginale, data dal continuo sfregamento dell'utero sulle pareti vaginali; prolasso di altri organi, come vescica e retto.
Come capire se il mal di schiena dipende dall'intestino?
Bisogna, quindi, verificare, in caso di lombalgia, la presenza dei sintomi più comuni dell'IBS, quali: dolore addominale; diarrea e/o stipsi; gonfiore e/o flatulenze.
Quando ti fa male la schiena e le gambe?
Se il dolore si irradia dalla schiena ai glutei e alle gambe, questo potrebbe indicare la presenza di un'ernia del disco o di un'irritazione del nervo sciatico. In questo caso contattare il proprio medico curante.
Quando mi alzo la mattina non riesco a camminare?
Si accumula troppo stress sui piedi il giorno prima Spesso, la quantità di dolore che si sente al mattino è collegata al grado di stress che i piedi hanno subito il giorno prima. Questo tipo di malessere si verifica a seguito di un sovraccarico che il corpo cerca di riparare di notte quando i piedi sono a riposo.
Cosa prendere per dolore pelvico donna?
I rimedi antidolorifici da banco, come aspirina, ibuprofene o acetaminofene, possono fornire un sollievo parziale dal dolore P. A volte può essere necessario un antidolorifico da prescrizione.
Quando preoccuparsi per dolore pelvico?
È un dolore pelvico cronico che dura per mesi (6 mesi o oltre), va e viene oppure è continuo e, oltre a durare di più rispetto al dolore acuto, è più intenso. In genere interessa una donna su 6. Se compare è bene consultare il medico di famiglia che può indagarne la causa e prevedere la terapia da seguire.
Come togliere il dolore pelvico?
Il medico può raccomandare terapie o procedure specifiche come parte del trattamento per il dolore pelvico cronico. Questi approcci possono includere: Fisioterapia: esercizi di stretching, massaggi e altre tecniche di rilassamento possono migliorare il dolore pelvico cronico.
Come ci si sente quando si ha un tumore?
Altri sintomi, come la perdita di peso o la febbre, compaiono solo dopo la progressione del tumore. Altri sintomi ancora, come un'alterazione delle abitudini intestinali, la presenza di sangue nelle feci o difficoltà di deglutizione sono segni di tumore presente in sedi specifiche del corpo.
Quali sono i primi sintomi del tumore alle ovaie?
Sono tre i potenziali campanelli d'allarme di cui le donne dovrebbero tenere conto in quanto possibili indicatori precoci della presenza di un cancro delle ovaie: addome gonfio, meteorismo (presenza di aria nella pancia), bisogno frequente di urinare.
Come si fa a capire se hai un tumore?
Segnali localizzati
Noduli o rigonfiamenti. Nei. Come per la comparsa di noduli, anche l'aspetto della propria pelle va ben conosciuto e tenuto sotto controllo. ... Vesciche o ulcere. Tosse e/o voce rauca. ... Difficoltà a deglutire. Difficoltà a urinare. Difficoltà a respirare. ... Sanguinamenti.
Quando è il caso di togliere l'utero?
Talvolta associata alla rimozione delle ovaie e delle tube di Falloppio, l'isterectomia totale è indicata in presenza di: grave endometriosi, leiomiomi e fibromi uterini, adenomiosi, cancro dell'utero, cancro della cervice uterina, metrorragia persistente, prolasso uterino e dolore pelvico cronico persistente.