Domanda di: Fortunata Martini | Ultimo aggiornamento: 13 ottobre 2023 Valutazione: 5/5
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Recupero, rimozione e demolizione del relitto della nave
La Costa Concordia naufragata all'imboccatura di Giglio Porto. Dopo aver dichiarato la "perdita totale" (total loss, in inglese) della Costa Concordia, fu deciso che il relitto venisse smantellato a carico di Costa Crociere e degli assicuratori.
A dieci anni dal naufragio, la Costa Concordia non esiste più. Simbolo di un dramma, il relitto è stato raddrizzato, smantellato e in gran parte riciclato: migliaia di tonnellate di acciaio oggi si trovano nelle fondamenta di ponti e palazzi italiani.
Francesco Schettino sta attualmente scontando al carcere romano di Rebibbia la pena a 16 anni di reclusione per il naufragio all'isola del Giglio della Costa Concordia, che causò la morte di 32 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio della nave da crociera.
Costa Crociere e il Commissario delegato per l'emergenza per il naufragio della Costa Concordia informano che la gara d'appalto per la rimozione del relitto della nave dall'isola del Giglio è stata vinta da Micoperi, in collaborazione con la società statunitense Titan Salvage.
La Costa Concordia è anche la nave più grande di cui si sia mai tentato e realizzato il recupero. Attraverso tecniche innovative, la società statunitense Titan Salvage e quella italiana Micoperi hanno gestito la rimessa in assetto e il galleggiamento del relitto, per poi procedere alla sua rimozione.