Domanda di: Jelena Ricci | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
(46 voti)
Arriva in famiglia nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre, di solito accompagnato da una letterina per spiegare ai bambini che cosa succederà nei giorni che precedono il Natale. In quei giorni, infatti, l'Elfo di Natale sarà – come vuole la tradizione – parte integrante della famiglia.
Secondo il libro Elf on the Shelf, che ha dato il via a questa tradizione, il giorno del Ringraziamento in America (il 1° dicembre in Italia), questo piccolo inquilino magico compare in casa pronto ad osservare e ascoltare tutto quello che succede.
Ovviamente anche la porta si attiva con la magia: la tradizione vuole che l'elfo lasci al bambino una polverina magica da “soffiare” sulla porta al suo arrivo. La magia durerà per tutto il periodo del Natale.
Il momento dei saluti il 25 dicembre. La sera del 24 dicembre i bambini lo devono salutare e possono, solo per quel giorno, toccarlo, abbracciarlo e baciarlo! Solitamente l'elfo, la mattina del 25 dicembre, lascia una letterina per salutare i bimbi e dà appuntamento ai piccoli per l'anno successivo.
È durante la notte che l'elfo prende vita per riferire a Babbo Natale quello che è successo nella giornata appena trascorsa, ma muovendosi in casa può combinare tanti piccoli disastri: così la mattina i bambini potranno trovare le tracce dei pasticci dell'elfo (come cereali rovesciati, il presepe in disordine, le ...