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Qual è l'età massima per donare il midollo?
La donazione è gratuita e anonima. Per diventare donatori è necessario essere in buona salute, avere un'età compresa tra 18 e 35 anni, pesare almeno 50 kg ed essere iscritti nel Registro italiano donatori midollo osseo – IBMDR.
Quanto si vive dopo un trapianto di midollo osseo?
Dopo il trapianto la sopravvivenza è in genere molto elevata e si aggira intorno al 90% ad 1 anno, le sopravvivenze più alte si ottengono nei bambini.
Chi non può donare il midollo osseo?
Sono diverse le condizioni che portano all'esclusione dall'arruolamento nell'elenco dei possibili donatori di midollo osseo: malattie cardiovascolari (aritmie, gravi alterazioni della pressione arteriosa), respiratorie (asma, bronchite cronica in trattamento), gastrointestinali (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa), ...
Chi fuma può donare il midollo?
Non si possono fumare sigarette o altre sostanze prima o immediatamente dopo la donazione. Il rischio è quello di esporre sé stessi o i pazienti a svenimento o malessere fisico che potrebbero essere causati da una riduzione dell'ossigeno nel sangue.
Quali sono i requisiti per donare il midollo osseo?
Iscrizione al Registro Nazionale Italiano Donatori di Midollo...
essere maggiorenne e di età inferiore ai 36 anni; godere di buona salute; pesare più di 50 kg.; essere rispondente ai requisiti di idoneità ed eleggibilità alla donazione previsti dalla normativa italiana;
Chi ha avuto la leucemia può donare il midollo?
Tuttavia, anche in questi casi, la donazione potrà essere eseguita solo dopo un'attenta valutazione. Chi ha avuto un tumore da cui è guarito potrebbe risentire delle procedure collegate alla donazione di cellule staminali emopoietiche.
Perché è importante donare il midollo osseo?
Ogni anno in Italia ci sono circa 2mila persone che hanno bisogno di un trapianto di midollo per curare la loro malattia: ad esempio i tumori del sangue come le leucemie, i linfomi e il mieloma, ma anche patologie non oncologiche come l'aplasia midollare e le mielodisplasie.
Qual è la probabilità che il midollo osseo sia compatibile?
Il problema è che un midollo osseo compatibile è molto raro: appena uno su quattro in famiglia (fratelli e sorelle) e addirittura uno su centomila tra individui non consanguinei. Servono quindi tanti potenziali donatori, persone disposte a iscriversi al Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo.
Dove si dona il midollo osseo?
Le cellule staminali emopoietiche possono essere prelevate direttamente dal midollo osseo o dal sangue periferico. Il sangue midollare viene prelevato dalle ossa del bacino (creste iliache), in anestesia generale o epidurale, e dura circa un'ora.
Cosa si può donare in vita?
Si possono donare in vita il rene (Legge 26 giugno 1967 n. 458) e una porzione del fegato (Legge 16 dicembre 1999 n. 483); in quest'ultimo caso si parla tecnicamente di “split”. Dal 2012 è consentito anche il trapianto parziale tra persone viventi di polmone, pancreas e intestino (Legge 19 settembre 2012 n.
Come si fa a sapere se il midollo è compatibile?
Il paziente ed i suoi familiari (di regola genitori e fratelli) vengono sottoposti ad indagini di laboratorio (tipizzazione HLA) per valutare se esiste fra di loro un possibile donatore. Tali esami vengono eseguiti dal laboratorio HLA di pertinenza del Centro Trapianti attraverso un semplice prelievo di sangue.
Chi ha un tatuaggio può donare il sangue?
L'aspirante donatore o il donatore abituale dovranno aspettare 4 mesi dal momento della realizzazione del tatuaggio, del piercing o di altre procedure assimilabili.
Perché chi ha avuto un tumore non può donare il sangue?
Infatti, nel caso in cui il potenziale donatore sia stato sottoposto a cicli di radio o chemioterapia per curare il tumore, questi trattamenti potrebbero aver sovraccaricato alcuni organi e pertanto la donazione non è indicata.
Chi ha avuto il cancro può donare?
No, l'attuale legislazione, non permette la donazione ai pazienti con una storia di tumore, anche se guariti. Possono essere accettati solamente donatori con storia di carcinoma basocellulare o carcinoma in situ della cervice dopo rimozione della neoplasia.
Cosa si vede con il prelievo del midollo?
In oncologia la biopsia del midollo osseo è effettuata per diagnosticare e classificare i tumori del sangue, del midollo osseo stesso o per valutare l'infiltrazione nel midollo di cellule tumorali.
Quanti litri di midollo osseo abbiamo?
Nell'uomo esso è pari a circa l'1,5% della massa corporea e si presenta in due diverse forme: midollo rosso, contenente le cellule staminali emopoietiche, e midollo giallo, con predominanza di tessuto adiposo.
Cosa fare dopo prelievo midollo?
Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze? Una volta tornati a casa, è necessario rimanere a riposo per circa tre ore. Se si manifestasse sanguinamento o se il dolore dovesse persistere, è opportuno contattare il medico.
Quanti anni si può vivere con la leucemia?
Oggi la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi per tutte le forme di leucemia si aggira intorno al 45 per cento negli adulti, ma nei bambini arriva al 90 per cento per le leucemie linfoidi.
Qual è il trapianto più difficile?
In Italia, sono stati eseguiti in passato trapianti multiorgano, ma non era mai stata tentata la strada dell'intestino isolato. Questa tecnica è, infatti, la più difficile per l'elevato rischio di rigetto. Per questo si ricorre a trapianto di fegato e intestino.
Come ci si sente dopo trapianto midollo?
Potresti avvertire stanchezza e debolezza, avere meno appetito oppure notare alterazioni del gusto o dell'olfatto. Ci vorrà del tempo anche per recuperare le forze e riprendere le attività che ti piaceva svolgere prima della malattia e del trapianto.