Chi è il referente terzo di una polizza vita?

Domanda di: Noemi De rosa  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il terzo referente rappresenta una figura di supporto, diversa dal beneficiario, a cui l'impresa assicuratrice potrà far riferimento in caso di decesso dell'assicurato per poter procedere con la liquidazione della prestazione.

Chi non è considerato terzo?

Non sono considerati “terzi” il coniuge, il convivente, i genitori, i figli, o qualsiasi parente o affine che conviva con l'assicurato. Non sono considerati “terzi” i soci di s.r.l., gli amminisratori, i legali rappresentanti e i loro familiari.

Cosa si intende per assicurazione sulla vita di un terzo?

Se solo i legittimari sono i beneficiari !” I contratti di assicurazione sulla vita propria per il caso di morte sono sempre contratti a favore di terzi, ovvero attribuiscono i benefici del contratto ad un soggetto estraneo al contratto stesso.

Chi è l'intestatario della polizza?

L'assicurazione può essere intestata al proprietario del veicolo, ma l'intestatario della polizza può anche essere un soggetto differente, magari appartenente al nucleo familiare del proprietario. Dunque, il mezzo e l'RC non devono necessariamente essere intestati alla stessa persona.

Chi sono gli eredi legittimi di una polizza vita?

In pratica, gli eredi legittimi beneficiari della polizza vita sono quelli che risultano essere tali quando il contraente/assicurato morirà. E così, se l'assicurato muore senza fare testamento, gli eredi legittimi sono quelli individuati dalla legge, come ad esempio il coniuge e i figli.

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