Chi è il superuomo dannunziano?

Domanda di: Mercedes Donati  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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In D'Annunzio il superuomo è il poeta Vate, capace di essere una guida e un profeta per il paese, che vive una vita originale, piena di emozioni e passioni in una dimensione estetica, in cui la virtù è consacrata all'arte.

Che cosa rappresenta il superuomo?

Il superuomo nietzschiano (dal tedesco Übermensch) non è altro che un nuovo tipo umano che riassume in sé il primitivo spirito dionisiaco, che si pone “al di là del bene e del male”, la cui morale è basata sulla volontà, sulla “fedeltà alla terra” e sul ripudio di qualunque consolazione metafisica.

Dove D Annunzio parla del superuomo?

Il superomismo caratterizza i quattro romanzi che Gabriele d'Annunzio pubblica tra il 1894 e il 1910: Il trionfo della morte, Le vergini delle rocce, Il fuoco e Forse che s Forse che no: sono identificati, appunto, come i romanzi del Superuomo.

Quali sono i tratti caratterizzanti del superuomo?

Questo personaggio ruota attorno all'esaltazione dello spirito dionisiaco ed è quindi caratterizzato da un vitalismo puro che gli conferisce un'energia sconfinata ed inarrestabile. Proprio quest'energia istiga nel suo animo una profonda volontà di dominio e lo autorizza ad agire oltre ogni norma morale.

Chi parla del superuomo?

Il concetto di oltreuomo e superuomo è stato introdotto dal filosofo Friedrich Nietzsche, rappresenta un'immagine o una figura metaforica dell'uomo che in un'epoca futura caratterizzata dal nichilismo attivo, riesce a diventare sé stesso.

Il superuomo di D'Annunzio