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Cosa fare se viene negato l'accesso agli atti?
In caso di silenzio o rifiuto di una richiesta di accesso agli atti, è possibile esperire subito il ricorso al giudice amministrativo oppure agire in via amministrativa presentando riesame (art. 25 L. 241/90) al difensore civico o alla Commissione per l'accesso agli atti.
Quali sono i soggetti interessati al diritto di accesso ai sensi della legge sul procedimento amministrativo?
I soggetti interessati sono “tutti i soggetti privati, compresi quelli di portatori di interessi pubblici o diffusi che abbiano un interesse diretto, concreto ed attuale corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiesto l'accesso”.
Fin quando è esercitabile il diritto di accesso?
22 (come sostituito dall'art. 15 legge n°15/2005) stabilisce che: “il diritto di accesso è esercitabile fino a quando la pubblica amministrazione ha l'obbligo di detenere i documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere”.
Quale normativa regola il diritto di accesso all'atto amministrativo?
Le norme che regolano il diritto di accesso ai documenti amministrativi sono: Legge 241/1990 e s.m.i.- “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” DPR 184/2006 “Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi”.
Quando la pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi?
Soltanto qualora il richiedente non intenda riformulare la richiesta, la pubblica amministrazione può rifiutare la richiesta di accesso, indicando i motivi per i quali ritiene che la richiesta sia irragionevole.
Che differenza c'è tra accesso civico e accesso agli atti?
L'accesso documentale può essere legittimamente esercitato soltanto da quei soggetti portatori di un interesse qualificato relativo al documento al quale è connessa l'istanza. L'accesso civico semplice è invece correlato all'obbligo di pubblicazione dei provvedimenti amministrativi in capo all'amministrazione.
Chi risponde alla richiesta di accesso agli atti?
A fronte di una richiesta di accesso da parte di un privato, il pubblico ufficiale ha il dovere di rispondere entro 30 giorni o rilasciando l'atto richiesto ovvero negandolo motivatamente; nella ipotesi di mancata risposta espressa nel termine previsto, ai sensi dell'art. 25 c.
Quali motivazioni per accesso agli atti?
L'istanza di accesso agli atti della pubblica amministrazione deve essere motivata, indicando i presupposti di fatto e l'interesse specifico, concreto ed attuale che lega il documento alla situazione giuridicamente rilevante.
Quanto tempo ha il Comune per rispondere all accesso agli atti?
Se la richiesta è accolta l'ufficio invia all'interessato il documento oppure gli indica come e dove può consultarlo oppure ottenerne copia. Se l'interessato non riceve risposta entro 30 giorni la richiesta si intende respinta.
Dove si fa l'accesso agli atti?
Come si effettua un accesso agli atti Per effettuare un accesso agli atti è necessario presentare una domanda scritta all'Amministrazione del Comune che detiene i documenti, motivandone la richiesta.
Cosa si intende per diritto di accesso ai sensi della legge 241 1990?
241/1990, permette di richiedere documenti, dati e informazioni detenuti da una Pubblica Amministrazione riguardanti attività di pubblico interesse, purché il soggetto richiedente abbia un interesse diretto, concreto e attuale rispetto al documento stesso.
Come si fa un accesso agli atti in Comune?
Un cittadino per accedere agli atti di un procedimento deve presentare apposita istanza al Protocollo del Comune, motivandone l'interesse. E' possibile prendere visione e/o ottenere copia dell'atto sia in forma cartacea che elettronica là dove disponibile.
Chi è il controinteressato nell'ambito del diritto di accesso secondo quanto stabilito dall'art 22 della legge 241 1990 e smi?
241/1990, in materia di accesso agli atti amministrativi, sono controinteressati solo coloro che per effetto dell'ostensione vedrebbero pregiudicato il loro diritto alla riservatezza e non tutti coloro che, a qualsiasi titolo, siano nominati o coinvolti nel documento oggetto dall'istanza estensiva.
Quando è possibile rifiutare l'accesso agli atti?
I soggetti controinteressati, entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione di cui sopra, possono presentare una motivata opposizione alla richiesta di accesso. Decorso tale termine ed accertata la ricezione della comunicazione, la pubblica amministrazione provvede sulla richiesta di accesso.
Cosa succede dopo l'accesso agli atti?
Cosa succede dopo che ho presentato una richiesta di accesso agli atti? La richiesta viene registrata con un numero di protocollo e trasmessa dall'URP all'Ufficio che detiene gli atti.
Come opporsi alla richiesta di accesso agli atti?
Contro le determinazioni che accolgono l'istanza di accesso il controinteressato (cioè, il soggetto a cui si riferiscono i documenti) può ugualmente proporre ricorso al Tar oppure ricorso amministrativo alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi (art. 12 D.P.R., n.
Cosa succede se non si risponde ad un accesso agli atti?
Nell'ipotesi di accesso civico semplice, in caso di ritardo o mancata risposta o diniego da parte del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è possibile ricorrere al titolare del potere sostitutivo che conclude il procedimento.
Quando la richiesta di accesso deve obbligatoriamente essere motivata?
La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) Dr.
Quali sono le tre principali forme di accesso?
l'interesse:
diretto: che ci sia, cioè, una connessione evidente tra l'istante e il documento, concreto: che l'esigenza di tutela non sia astratta né meramente ipotetica; attuale: che il documento abbia riflessi attuali sulla posizione giuridica tutelata.
Cosa significa la foia?
Il Freedom of Information Act (FOIA), diffuso in oltre 100 paesi al mondo,è la normativa che garantisce a chiunque il diritto di accesso alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni, salvo i limiti a tutela degli interessi pubblici e privati stabiliti dalla legge.