Chi era escluso dalla democrazia ateniese?

Domanda di: Amedeo Russo  |  Ultimo aggiornamento: 29 novembre 2023
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Questo escludeva dalla partecipazione politica la gran parte della popolazione: minori, donne, anche quelle discendenti da cittadini ateniesi, schiavi, compresi coloro che avessero ricevuto la libertà ed infine i residenti stranieri.

Chi era escluso dalla vita pubblica ad Atene?

Nella democrazia di Atene tutti i cittadini maschi e adulti hanno uguali diritti. Solo chi è nato ad Atene può essere cittadino: donne, schiavi e stranieri non possono partecipare alla vita politica.

Chi rese Atene una democrazia?

Nel 508-507 a.C. venne eletto il politico greco Clistene che si può considerare uno dei padri della democrazia. Clistene trasformò gli ordinamenti politici spezzando il predominio degli aristocratici e garantendo i diritti uguali per tutti.

Chi partecipava alla vita politica di Atene?

L' età classica (o età di Pericle): il demos al governo

La forma di governo in vigore ad Atene era la democrazia, cioè il potere veniva gestito da tutti i cittadini, anche dal popolo – ossia quella parte di popolazione che non era nobile di nascita, e che in precedenza era stata esclusa dal governo.

Chi non era considerato cittadino ad Atene?

La situazione sociale all'interno della città di Atene nel 700 a.C. prevedeva una rigida divisione in classi: i Ghene, ovvero gli aristocratici, chiamati anche eupatrides (figli di padri gloriosi); i Tiasi, ovvero i plebei, e infine i Meteci, che non erano cittadini ma abitavano ad Atene.

Alessandro Barbero - Storia della Democrazia Ateniese. Il meccanismo della delega.