Il Big Bang è, secondo la teoria più accreditata, l'evento che ha dato origine all'Universo circa 13,8 miliardi di anni fa. Più nello specifico si tratterebbe di un'improvvisa espansione che ha permesso allo Spazio di passare dalla dimensione di una piccola particella alle dimensioni dell'Universo che oggi conosciamo.
La teoria del Big Bang è stata formulata da Alexander Friedmann nel 1929 e completata da George Gamow nel 1940. In origine quindi tutto era concentrato in un minuscolo punto, dalla densità e gravità infinite: il tempo e lo spazio erano pari a zero e la temperatura era nell'ordine di miliardi di miliardi di gradi.
Una delle loro teorie, oggi forse quella più accreditata, afferma che l'universo ha avuto origine da una grande esplosione: il Big Bang. Circa 15 miliardi di anni fa, l'universo era formato solo da gas e da polvere che si surriscaldarono ed esplosero.
Una delle ipotesi più accreditate è che tutto fosse costituito da una zuppa bollente di particelle elementari chiamate quark, i cosiddetti mattoni di neutroni e protoni. In quel momento, tra l'altro, c'era materia e antimateria in quantità approssimativamente uguali.
Secondo tale teoria l'universo, durante la sua nascita, da un punto di infinita densità si sarebbe espanso autogenerandosi (una metafora molto usata, sebbene impropria, per descrivere questo fenomeno è quella di una colossale esplosione), questo fenomeno è detto big bang (espressione coniata da Fred Hoyle nel 1949).