Tra il 1435 e il 1445, Domenico Hélion (chiamato anche Domenico il Prussiano o Domenico di Trèves) compone per i certosini fiamminghi, 150 clausole divise in tre sezioni, corrispondenti ai Vangeli dell'infanzia di Cristo, della vita pubblica, e della Passione-Risurrezione.
Nel XIII secolo i monaci cistercensi svilupparono una nuova forma di preghiera che chiamarono "rosario", perché la comparavano ad una corona di rose mistiche donate alla Madonna; la rosa è infatti il fiore "mariano" per eccellenza, simbolo della stessa "Ave Maria".
L'Ave Maria di Bach-Gounod è una celebre composizione sul testo in lingua latina dell'Ave Maria. La melodia del canto è stata scritta dal compositore francese Charles Gounod nel 1859, che la pensò sovrapposta al Preludio n. 1 in do maggiore dal I Libro del Clavicembalo ben temperato (BWV 846), composto da J.S.
Il successore, papa Gregorio XIII, la trasformò in festa della "Madonna del Rosario": i cattolici attribuirono il merito della vittoria alla protezione di Maria, che avevano invocato recitando il Rosario prima della battaglia.
Ogni grano del rosario simboleggia una invocazione e una preghiera cristiana. Si tratta dunque di uno strumento prezioso per accompagnare e scandire la preghiera del fedele, e anche per favorire la sua meditazione, in un momento di comunione e vicinanza a Dio.