Domanda di: Enrica De rosa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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Se la morte è dovuta a reato non è possibile procedere alla cremazione. Il “nulla osta” si ottiene solo se il medico necroscopo abbia firmato un certificato in carta libera dal quale risulti escluso il sospetto di morte dovuta a reato.
la Chiesa ha dichiarato che la cremazione non è «di per sé contraria alla religione cristiana», sempre che non sia voluta «come negazione dei dogmi cristiani o con animo settario o per odio contro la religione cattolica».
3, comma 1 lett. b), possono manifestare la volontà alla cremazione il coniuge o, in difetto, il parente più prossimo individuato ai sensi del Regio Decreto 16/03/1942, n. 262, art. 74, 75, 76 e 77 e, in caso di concorrenza di più parenti dello stesso grado, della maggioranza assoluta di essi.
Dal punto di vista sanitario non sussistono particolari problemi, poiché, a seguito dell'incenerimento della salma, le ceneri sono atossiche ed inodore e, quindi, possono essere tranquillamene conservare nella propria abitazione.
è l'unica soluzione definitiva, cioè che non richiede ulteriori interventi in futuro. esclude problemi di tipo igienico-sanitario. costa di più rispetto all'inumazione (perché c'è da pagare la tariffa del forno crematorio e il trasporto) ma molto meno rispetto alla tumulazione.