Domanda di: Fernando Montanari | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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L'onere di provvedere al versamento della tassa di risoluzione compete al locatore, salvo il rimborso della metà di quanto anticipato, a norma dell'articolo 8, legge 392/78, per il quale «le spese di registrazione del contratto di locazione sono a carico del conduttore e del locatore in parti uguali».
Chi paga la tassa di risoluzione anticipata del contratto di locazione? Il pagamento della tassa di 67 euro prevista per la risoluzione anticipata del contratto di locazione spetta sempre al locatore, anche nel caso in cui sia stato l'inquilino a volere la recessione.
L'imposta di registro dovuta per la risoluzione anticipata del contratto è pari alla misura fissa di 67 euro e deve essere versata, entro 30 giorni dall'evento: utilizzando i servizi telematici dell'Agenzia (software RLI o RLI-web) tramite richiesta di addebito su conto corrente.
Il diritto di recesso consente al consumatore di cambiare idea sull'acquisto effettuato, liberandosi dal contratto concluso senza fornire alcuna motivazione. In tal caso, il consumatore potrà restituire il bene e ottenere il rimborso di quanto pagato.
Chi deve comunicare all'Agenzia delle Entrate la risoluzione del contratto?
Il locatore deve comunicare all'Agenzia delle Entrate la risoluzione del contratto, entro 30 giorni dalla nuova data prefissata. Se effettua una comunicazione tardiva (ravvedimento operoso), allora oltre all'imposta di registro, deve versare la sanzione e gli interessi al tasso legale.