Secondo una ricerca scientifica le persone che non tradiscono sono molto più intelligenti. La motivazione sarebbe legata al cervello. Le persone intelligenti non tradiscono. A svelarlo una ricerca scientifica secondo cui la fedeltà sarebbe una caratteristica delle persone con un'intelligenza superiore.
Si innescano spesso emozioni negative: rabbia e/o tristezza e motivazioni per mettere in atto vendetta e/o evitare il partner. In casi estremi, i tradimenti possono influenzare tutti gli aspetti della vita delle vittime per periodi di tempo molto lunghi. Ci si sente sopraffatti da dolore, confusione e incertezza.
La fedeltà contribuisce a risparmiare energia intellettuale ed emotiva e per le persone intelligenti diventa una prerogativa. Riferendosi ad altre ricerche passate Llinás spiega che curare un rapporto d'amore e preservarlo sarebbe un comportamento molto virtuoso, messo in atto solamente dalle persone intelligenti.
Tendenzialmente, tuttavia, il traditore ha spesso difficoltà a fondare la propria esistenza intorno ad un proprio centro interiore, mentre tende a riempire i vuoti con punti di riferimento esterni, col partner prima e, quando questo non corrisponde più ai suoi bisogni, con altri partner.
Le più frequenti sono senza dubbio: il sentirsi trascurati dal partner; provare insoddisfazione all'interno della relazione sia a livello emotivo che fisico; il volersi vendicare per rabbia nei confronti di chi si ha accanto per un torto subito (come l'essere stati traditi a propria volta);