La maggior parte della popolazione viveva nelle campagne (tra il 70 e il 90%) e la terra era ancora la forma d'investimento più comune. L'uso dei matalli era piuttosto limitato e la maggior parte delle materie prime proveniva dall'agricoltura.
sono introdotte significative innovazioni nell'agricoltura: l'uso dell'aratro a versoio; l'introduzione del cavallo al posto dei buoi; la ferratura degli zoccoli dei cavalli; la diffusione della rotazione triennale; la semina differenziata; l'uso dei mulini ad acqua.
La vita quotidiana era ovviamente diversa, in base allo stato sociale. I nobili erano la parte più privilegiata, chi possedeva un feudo, riscuoteva delle imposte dai suoi servi. In cambio, si impegnava a fortificare la proprietà e in caso di attacchi nemici, a difende con i suoi soldati, i coloni.
I progressi nelle tecniche di coltivazione e bonifiche di terre incolte determinano un incremento della produzione agricola, e con esso un forte sviluppo demografico; le città rifioriscono, i commerci si sviluppano dando vita a un ulteriore influsso di ricchezze, sostenuto da un'economia monetaria in piena crescita.
I ricchi vivevano in modo grandioso e raffinato, mentre il popolo viveva in modo misero. I ricchi si circondavano di artisti,, letterati, i poveri erano analfabeti; a corte si organizzavano sontuosi banchetti, nelle case della gente comune spesso si soffriva la fame.