Per ridurre la pesca illegale è sicuramente importante intensificare i controlli da parte delle autorità preposte, anche traendo beneficio dalle tecnologie, incluse quelle satellitari, di tracciamento dei pescherecci (AIS, VMS) per tutte le tipologie di pesca.
"La piccola pesca - continua - è il metodo più selettivo e sostenibile. Può essere fatta con le reti o con gli ami. Nel primo caso le reti (ad esempio il tramaglio, le reti a imbrocco o le reti giapponesi) vengono calate orizzontalmente e i pesci vi rimangono impigliati.
La legge italiana definisce pesca illegale quella praticata laddove vige un divieto di pesca, quando vengono catturati pesci che non si possono per legge pescare e quando non si possiedono i requisiti idonei ovvero non si hanno le autorizzazioni o la licenza di pesca.
Quali sono le condizioni che stabiliscono la pesca illegale?
Secondo un regolamento europeo [3] e la legge italiana [4] può essere considerata illegale la pesca: esercitata senza essere in possesso di licenza o autorizzazione validi; di pesce per il quale è stata sospesa o vietata la cattura; con l'utilizzo di attrezzi non conformi e non autorizzati (reti, ecc);
La pesca a strascico e quella a tramaglio sono tra le tecniche di più pericolose. I tramagli, alti fino a 30 metri, restano sospesi appena sotto la superficie dell'acqua o sono ancorati al fondo marino; le branchie o le pinne di pesci di una certa taglia vi si impigliano bloccandoli.