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Chi può riscuotere un buono postale?
nei libretti di risparmio, postula che il rimborso possa avvenire solo in presenza di tutti gli aventi diritto (ex art. 187 c. 1 cit.), mentre, per il buono cointestato, prevede la facoltà di ciascun cointestatario di ottenere il rimborso dell'intero dovuto senza limitazioni.
Quanto costa ritirare un buono postale?
I Buoni fruttiferi postali non hanno costi di sottoscrizione e rimborso, salvo gli oneri fiscali. Puoi richiedere in qualsiasi momento il rimborso del capitale investito entro il termine di prescrizione.
Quanto vale oggi un buono postale del 1996?
Un BFP ordinario emesso nel 1996, del valore di 1 milione di lire, varrebbe oggi, al netto delle tasse, 3959,00 euro.
Quanto rendono 10.000 euro in posta?
Se vogliamo ottenere un guadagno maggiore possiamo rivolgere la nostra attenzione ai conti deposito: quanto rendono 10.000 euro per 9 mesi? Se decidiamo di aprire oggi un conto deposito con scadenza a dicembre 2023, possiamo ottenere un guadagno lordo di 241,47 euro, ovvero un tasso lordo del 2,75% (aliquota del 26%).
Quanto vale un buono fruttifero dopo 18 anni?
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Quali buoni postali vanno dichiarati nel ISEE?
I buoni fruttiferi postali non vanno dichiarati nella dichiarazione dei redditi. Vanno dichiarati gli assegni di mantenimento nel modello Unico. Che cos'è l'ISEE e come si calcola.
Quanti buoni fruttiferi posso avere?
Quanti cointestatari ci possono essere al massimo nel caso dei Buoni? È ammessa la cointestazione dei Buoni a più soggetti in numero non superiore a quattro, con facoltà di rimborso disgiunto per ciascun intestatario, fatta salva la possibilità di escludere detta facoltà all'atto della sottoscrizione.
Quanto vale un buono postale del 1942?
Frugando in un cassetto nella vecchia casa paterna a Chieti, dopo 69 anni G.R. ha ritrovato casualmente due buoni postali datati 1942 e 1943 da seimila lire totali. Oggi quei due pezzi di carta hanno una rivalutazione monetaria di circa 1 milione e 500mila euro. Insomma, una storia fortunata.
Come si fa a sapere se un defunto aveva conti correnti?
La domanda per risalire al conto corrente di un parente defunto può essere fatta anche direttamente all'Agenzia delle Entrate, che sarà in grado, grazie all'Anagrafe Tributaria e il registro dei rapporti finanziari, di conoscere le informazioni. Anche in questo caso, la procedura è gratuita.
Come si fa a sapere chi sono gli eredi?
Per rintracciare gli eredi legittimari è possibile richiedere, presso il Comune di residenza del de cuius, il certificato di stato di famiglia originario (anche chiamato Certificato storico di Stato di famiglia). Si tratta di un certificato “storico” che documenta la composizione originaria del nucleo familiare.
Come fa il notaio a sapere chi sono gli eredi?
Testamento pubblico Quando il notaio viene a conoscenza della morte del testatore, trasmette una copia del testamento alla cancelleria del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione e avvisa gli eredi e i legatari.
Dove conviene mettere i soldi banca o Posta?
Meglio tenere i soldi in banca o in Posta? Come hai visto, dipende dalla situazione e dalla disponibilità economica. Sintetizzando, possiamo dire che la Posta rappresenta un'ottima scelta se non hai molto capitale, dai tanta importanza alla sicurezza e agli investimenti a lungo termine.
Quali buoni fruttiferi conviene fare?
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Quale il miglior investimento alle poste?
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Qual è il buono fruttifero postale che rende di più?
Ad oggi, il Buono Fruttifero Postale con un tasso di rendimento più alto è quello dedicato ai minori che può essere sottoscritto da un genitore, nonni, zii, purchè maggiorenne. Il buono viene intestato al minore che può richiedere il rimborso del capitale e degli interessi maturati.
Quanto vale un buono fruttifero da 100 mila lire?
Rispondiamo alla domanda del nostro lettore. Per prima cosa, dobbiamo convertire la somma dal vecchio conio: 100.000 lire fanno 51,65 euro. A questo punto, dobbiamo capire quali siano i tassi d'interesse applicati.
Quanto vale un milione di lire dopo 30 anni?
Dunque, il Buono fruttifero postale da 1 milione di lire della serie Q ed emesso a inizio 1991 dopo 30 anni vale 5.546,11 euro. Sottraendo il capitale da 516,46 euro investito, ha fruttato 5.029,65 euro.
Come trasferire soldi dal buono postale al conto corrente?
Puoi recarti in Posta allo sportello, chiedere di prelevare una somma di denaro dal libretto e quindi al tempo stesso chiedere all'impiegato di inviarla tramite bonifico all'IBAN che ti interessa.
Come prelevare soldi da buono postale?
Per poter richiedere la riscossione il cliente deve esibire, insieme al buono stesso, i documenti di identità in originale. Una volta che il buono verrà riscosso, questo verrà trattenuto dall'ufficio postale mentre al cliente verrà stampata una ricevuta dell'avvenuto pagamento.
Quanto vale un buono postale del 1990?
In estrema sintesi questo significa che il nostro buono fruttifero postale dopo cinque valeva 724,35 euro. Dopo dieci anni il suo valore lievitava a 1.058,18 euro, dopo quindici diventava 1.642,19 euro e dopo vent'anni diventava 2.705,42 euro.