Se sei un lavoratore autonomo ed esegui prestazioni occasionali senza partita IVA, al termine di ogni attività devi solo emettere una ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d'acconto al 20%, anche se in realtà questa parte dell'importo non ti viene corrisposta ma versata allo Stato.
per il reddito compreso tra 0 e 17.504 euro: dovrai versare contributi fissi di circa 4.200 euro all'anno; per il reddito superiore ai 17.504 euro: oltre ai contributi fissi, li dovrai versare per circa il 24%.
L'anno successivo il committente dovrà fornire al prestatore la certificazione dei compensi con il riepilogo delle ritenute versate. Chi opera attraverso la prestazione occasionale non è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi se non supera i 4.800 euro.
Come lavorare da libero professionista senza partita IVA?
Non è possibile svolgere l'attività di libero professionista senza partita IVA. Così come accade per qualsiasi altra attività continuativa, infatti, anche il libero professionista deve aprire la p. IVA. È escluso da questo obbligo solo chi svolge un'attività saltuaria, detta prestazione occasionale.
Cosa cambia nel 2023 per le prestazioni occasionali?
48/2023, il servizio dell'Istituto “Contratto di prestazione occasionale” sarà implementato con la nuova classificazione “aziende che operano nel settore dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento”, che sarà disponibile a decorrere dal 9 agosto 2023.