Come farsi riconoscere la fibromialgia?

Domanda di: Omar Donati  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Non esistono test diagnostici specifici per la diagnosi di fibromialgia, resta al momento una diagnosi di esclusione. Non bisogna dimenticare, inoltre, che la sindrome fibromialgica può anche essere secondaria ad altre patologie sistemiche, quali malattie autoimmuni, endocrinologiche o oncologiche.

Quali esami del sangue per la fibromialgia?

Gli esami del sangue possono, quindi, includere: Esame emocromocitometrico completo; Test di funzionalità tiroidea (TSH, FT4) e livello di calcio nel sangue; VES (velocità di eritrosedimentazione), PCR (Proteina C-reattiva), ANA test (anticorpi antinucleo), fattore reumatoide (RF);

Come faccio a sapere se ho la fibromialgia?

Come si effettua la diagnosi

Il reumatologo è il medico specialistico adatto a diagnosticare questa malattia. La diagnosi di sindrome fibromialgica si basa sulla presenza di dolore diffuso in aree simmetriche da almeno tre mesi, unito alla positività di almeno 11 di 18 punti sensibili individuati sul corpo.

Come certificare la fibromialgia?

Il medico di medicina generale può redigere il certificato di malattia comune indicando in diagnosi ad esempio “Sindrome Fibromialgica in riacutizzazione o Sindrome Fibromialgica in fase algica”.

Quali parti del corpo colpisce la fibromialgia?

La fibromialgia è caratterizzata dalla persistenza del dolore anche dopo il trattamento con antidolorifici ed antinfiammatori tradizionali. Può manifestarsi in qualsiasi zona del corpo, ma può anche essere polidistrettuale, concentrandosi soprattutto su collo, schiena, spalle e braccia.

Come riconoscere la fibromialgia, quali sono i sintomi della malattia?