Come funziona il periodo di prova in un contratto a tempo indeterminato?

Domanda di: Soriana Basile  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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La durata del periodo di prova del contratto a tempo indeterminato è fissata dal Contratto di Lavoro collettivo, varia a seconda del ruolo, della mansione e del settore di appartenenza, non può essere superiore ai 6 mesi ed è la seguente: Quadri e Dirigenti: 6 mesi di prova. Impiegati: 3 mesi di prova.

Quanto dura il periodo di prova di un contratto a tempo indeterminato?

2) Periodo di prova durata, calcolo, retribuzione

Nel definire il periodo di prova i CCNL hanno come limite quanto fissato dalla legge: Sei mesi per tutti i lavoratori (articolo 10 della Legge numero 604/1966); Tre mesi per gli impiegati non aventi funzioni direttive (articolo 4 Regio decreto-legge numero 1825/1924).

Come funziona il periodo di prova?

Il patto di prova rappresenta un vero e proprio contratto di lavoro, nel senso che sono validi gli stessi diritti e doveri di tutti i dipendenti. Esiste soltanto una fondamentale differenza, ovvero le parti possono recedere dallo stesso senza la necessità di una giusta causa e senza dare il preavviso.

Come viene pagato il periodo di prova?

Il lavoratore, nel periodo di prova, ha diritto a ricevere la retribuzione prevista dal contratto collettivo e matura, al pari degli altri lavoratori, il diritto alle ferie, alla tredicesima e quattordicesima, al trattamento di fine rapporto, ecc.

Quando non si applica il periodo di prova?

Determinazione del periodo di prova

Il Legislatore delegato chiarisce, sempre al comma 2, che in caso di rinnovo tra le parti di un contratto di lavoro a tempo determinato per lo svolgimento delle stesse mansioni, il rapporto non può essere soggetto ad un nuovo periodo di prova.

Il periodo di prova nei contratti di lavoro