Come funziona il rientro al lavoro dopo la maternità?

Domanda di: Dott. Benedetta De luca  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Rientro al lavoro dopo la maternità: i diritti
La neomamma può usufruire di una riduzione dell'orario di lavoro, grazie ai permessi per l'allattamento: due ore al giorno se lavora full time, un'ora al giorno se lavora meno di sei ore. Tali permessi, godibili fino al compimento dell'anno d'età, sono retribuiti al 100%.

Come funziona il rientro a lavoro dopo maternità?

In genere inizia due mesi prima della data presunta del parto e termina tre mesi dopo. Ma volendo, puoi anche andare al lavoro fino all'ultimo giorno (se le condizioni di salute e il medico lo consentono) e prendere i cinque mesi tutti dopo il parto.

Come fare per tornare a lavoro quando si allatta?

Sarà opportuno iniziare a estrarre e conservare il latte circa 15-20 giorni prima del rientro al lavoro, in modo da prendere confidenza con lo strumento (se si sceglie un tiralatte) o con la tecnica (se si opta per la spremitura manuale).

Come prolungare il periodo di maternità?

Flessibilità La lavoratrice può scegliere di posticipare l'inizio del congedo di maternità, può cioè astenersi dal lavoro 1 mese prima della data presunta del parto e aggiungere questo mese al periodo successivo al parto, portando da 3 a 4 mesi l'astensione dal lavoro successiva al parto.

Cosa si può chiedere dopo la maternità obbligatoria?

Il congedo parentale (facoltativo)

Dopo aver usufruito del congedo obbligatorio, la mamma lavoratrice ha a disposizione un periodo di sei mesi astensione dal lavoro: questo periodo può essere goduto fino agli otto anni di età del figlio in modo continuativo o frazionato nel tempo.

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