Come funziona la causa?

Domanda di: Danuta De luca  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
Valutazione: 4.8/5 (29 voti)

Una “causa civile” è un'azione intentata in un tribunale civile italiano in cui un querelante (detto “attore”) richiede l'applicazione di un rimedio legale contro la parte chiamata in giudizio (detta “convenuto”) perché ha subito una perdita, un danno, una lesione di un diritto.

Quanto si spende per una causa?

Per avere un'idea, possiamo tenere presente che, ad oggi, per i giudizi civili il contributo unificato varia entro una forbice compresa tra un minimo di 43 euro (per le cause di valore più basso, entro i 1.100 euro) fino ad un massimo di euro 1.686 (per i contenziosi di importo più alto, cioè superiori a euro 520.000).

Quanto si paga un avvocato per una causa?

Per il primo grado si va da un minimo di 43 euro (per le cause di valore fino a 1.100 euro) a un massimo di 1.686 euro (per le cause di valore superiore a 520.000 euro).

Cosa succede quando ti fanno causa?

Una causa civile ha lo scopo di tutelare i diritti soggettivi, cioè quelli riconosciuti ai privati dalla legge. A differenza dei processi penali, infatti, l'accertamento dei fatti non ha un interesse pubblico, ma ha l'obiettivo di analizzare conflitti sorti tra le due parti contrapposte.

Quando una causa va a sentenza?

Causa a sentenza: quando succede? Una volta completata l'istruttoria (o nei casi in cui la decisione prescinda dal compimento di questa), il giudice invita le parti a precisare le conclusioni, nei limiti di quelle formulate negli atti introduttivi, e prende la causa in decisione.

6 consigli per VINCERE un PROCESSO | Avv. Angelo Greco