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Cosa dice l'articolo 32 commi 1 e 18?
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
Chi ha inventato l'articolo 32?
Gli onorevoli Capua e De Maria hanno presentato il seguente emendamento: «Aggiungere al secondo comma dell'emendamento Caronia il seguente comma: «La legge garantisce la libertà di scelta nei rapporti tra medico ed assistito.
Quanti giorni si possono prendere per motivi personali?
La normativa. L'art. 15 del CCNL/scuola del 2006/2009, fino a oggi non modificato, al comma 2 testualmente afferma: “Il dipendente, inoltre, ha diritto, a domanda, nell'anno scolastico, a tre giorni di permesso retribuito per motivi personali e familiari documentati anche mediante autocertificazione ….”
Quante ore per motivi personali?
Il nuovo CCNL Funzioni Locali sottoscritto il 21/5/2018 stabilisce che i permessi per motivi personali e familiari possono essere fruiti anche per la durata dell'intera giornata lavorativa e che, in tale ipotesi, l'incidenza dell'assenza sul monte ore a disposizione del dipendente è convenzionalmente pari a sei ore.
Quanti giorni di motivi personali?
Il CCNL all'Art. 15 comma 2 specifica che il dipendente ha diritto, a domanda, nell'anno scolastico, a tre giorni di permesso retribuito per esigenze personali o familiari documentate.
Quali sono i permessi giustificati?
Quali sono le assenze giustificate? Si considerano giustificate le assenze dall'attività formativa nei casi di malattia, maternità, infortunio, servizio civile, permessi personali e le assenze connesse alla partecipazione a convegni autorizzata dalla Direzione della Scuola.
Quanti giorni prima va chiesto un permesso retribuito?
Il preavviso di tre giorni è la regola; ragioni di urgenza, che devono eventualmente essere comunicate al datore di lavoro, possono consentire il godimento del permesso anche in deroga al preavviso minimo previsto.
Come assentarsi dal lavoro per motivi familiari?
Come usufruire del congedo per gravi motivi familiari? Il lavoratore presenta al datore di lavoro apposita richiesta e su questa il datore di lavoro prende una decisione che può essere anche di diniego e che deve comunicare al dipendente entro 10 giorni dalla stessa.
Quali sono le prestazioni di cui all'articolo 32?
L'articolo 32, al comma 12, prevede il riconoscimento di un'indennità una tantum dell'importo di 200 euro a favore dei lavoratori che hanno beneficiato di una delle indennità previste dall'articolo 10, commi da 1 a 9, del decreto-legge n. 41/2021 e di cui all'articolo 42 del decreto-legge n. 73/2021.
Quali sono le prestazioni dell'articolo 32 comma 1?
32, comma 1, del Decreto Aiuti è estesa in favore dei soggetti beneficiari di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione con ...
Cosa dispone il secondo comma dell'art 32 Cost?
Importanza centrale assume il secondo comma, dato che sancisce la libera autodeterminazione del malato in merito al trattamento sanitario, che non può quindi essere imposto se non nei casi espressamente previsti dalla legge (trattamento sanitario obbligatorio).
Quante ore di permesso art 32?
Art. 32. Permessi orari retribuiti per particolari motivi personali o familiari 1. Al dipendente, possono essere concesse, a domanda, compatibilmente con le esigenze di servizio, 18 ore di permesso retribuito nell'anno, per particolari motivi personali o familiari.
Quando il datore di lavoro può rifiutare un permesso?
Il datore di lavoro può negare il permesso? Il datore di lavoro non può negare il ROL, come non può negare gli altri permessi di lavoro retribuiti. A confermarlo è stata la sentenza n. 688/2018: l'azienda è tenuta a concedere i permessi e non può trasformarli in uno strumento di potere e di controllo sui dipendenti.
Quante ore di permesso posso chiedere in un giorno?
I permessi devono avere una durata non superiore alla metà dell'orario giornaliero e in ogni caso non possono superare le due ore. Es. se un docente che il martedì ha 5 ore di lezione può al massimo richiedere 2 ore di permesso, mentre con una sola ora di lezione giornaliera non è possibile richiedere il permesso.
Chi decide i giorni di permesso?
Come accade per le ferie, la decisione di concedere i permessi ROL spetta all'azienda, che prende in considerazione sia le esigenze produttive sia quelle personali del dipendente. La decisione dell'azienda può essere presa di propria iniziativa o a seguito di una specifica richiesta del lavoratore di assentarsi.
Quanto dura permesso per motivi familiari?
Quanto dura il permesso per motivi familiari Il permesso di soggiorno per motivi familiari ha la stessa durata del permesso di soggiorno del familiare a cui è legato, ed è rinnovabile insieme con quest'ultimo. In genere ha durata di 2 anni.
Quanti giorni di permesso si possono prendere in un mese?
Se quindi il CCNL di riferimento stabilisce 26 giorni di riposo all'anno, questi corrispondono a 2,166 per ogni mese (26 giorni diviso i 12 mesi). Come abbiamo visto in precedenza poi, questo rateo può aumentare in base al contratto collettivo sottoscritto dal lavoratore.
Quando è entrato in vigore l'articolo 32?
Approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, è entrata in vigore il 1º gennaio 1948.
A quale regola si collegano i principi contenuti nell art 32 della Costituzione?
L'articolo 32 della Costituzione prevede il diritto alla salute quale pilastro fondamentale del sistema Paese. La tutela della salute è sancita come diritto costituzionale all'Art. 32, strutturalmente legato al principio dell'uguaglianza sostanziale e altrettanto strettamente alla libertà personale.
Dove viene violato il diritto alla salute?
Tale diritto può essere violato attraverso atti, comportamenti od omissioni, contro le quali il cittadino ha la possibilità di difesa e di intervento, sia attraverso atti stragiudiziali, sia attraverso ricorsi amministrativi, sia, infine, con il ricorso all'azione giudiziaria civile o penale.