Già da qualche anno, esistono solo due modi per rottamare la vettura senza strascichi: rivolgendosi a un demolitore autorizzato oppure lasciando il mezzo presso un rivenditore. Demolizioni sicure. Una volta ricevuto il mezzo, il demolitore o il rivenditore ha 30 giorni di tempo per cancellare il veicolo dal Pra.
Il servizio di rottamazione vero e proprio è gratuito, ma la legge prevede che vadano pagate: La parcella ACI: pari a 13,50 €. L'imposta di bollo: che ammonta a 32 € in caso la richiesta di rottamazione sia seguita dal certificato di proprietà, e a 48 € se associata al modello NP3B (Nota Libera PRA).
In particolare, il contributo ammonta: a 2.500 euro con rottamazione e 1.500 euro senza rottamazione per gli autoveicoli nella fascia di emissioni 0-20 g/km (auto elettriche); a 2.000 euro con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione per autoveicoli nella fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in).
Si devono consegnare al centro di raccolta autorizzato o al concessionario/automercato/succursale della casa costruttrice, insieme al veicolo da demolire, anche le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà cartaceo (o il foglio complementare) o il Documento Unico di Circolazione e di Proprietà.
Che differenza c'è tra rottamazione e demolizione?
La rottamazione di un'auto fa riferimento a quella pratica che prevede la demolizione di un veicolo e il riutilizzo delle sue parti meccaniche, come pezzi e accessori di ricambio, ancora funzionanti. Questi pezzi vengono rivenduti nel mercato dell'usato. I rottami metallici, invece, vengono destinati alle fonderie.