Un prestito di 40000 euro rappresenta una cifra elevata, che può essere però facilmente ottenuta nel caso della cessione del quinto dello stipendio e in molti casi anche della cessione del quinto della pensione.
Sebbene non esista una regola fissa, è buona prassi che la rata non superi il 30% delle entrate mensili derivanti da reddito dimostrabile. Ad esempio, un lavoratore dipendente con una busta paga netta di 1.500 euro potrebbe ottenere una rata massima di circa 450 euro.
L'importo massimo del prestito personale e la rata dipendono sempre dal profilo creditizio del richiedente. L'importo per un prestito personale varia a seconda di banche o istituti di credito a cui ci si rivolge. Diciamo che la cifra minima da cui si può partire è 3000 euro e si può arrivare anche a 75000 euro.
Nel caso in cui la richiesta di prestito venisse rifiutata, avviene la segnalazione al CRIF: ciò comporta l'inserimento del proprio nome nelle banche dati dei sistemi di informazioni creditizie. Questo non corrisponde all'essere segnalati come cattivi pagatori ma semplicemente ad una registrazione di prestito negato.
La legge non prevede alcun limite all'importo che si può erogare a titolo di mutuo tra privati. Si possono quindi prestare quanti soldi si vogliono. Si potrebbe ad esempio prestare anche un milione di euro, volendo e soprattutto potendo.