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Che vitamina contiene la percoca?
Composte da sali minerali (potassio, magnesio, calcio e fosforo) e vitamine (C, A, B1, B2, PP), sono consigliate per chi soffre di astenia o malattie al fegato. Con il basso valore energetico, solo 28 calorie per etto, sono particolarmente adatte ad essere inserite in qualunque regime alimentare.
Chi soffre di diabete può mangiare la pesca?
«A dispetto del sapore zuccherino, le pesche contengono solo 28 calorie ogni 100 grammi, quindi sono adatte anche nei regimi ipocalorici, e possono essere consumate dai diabetici perché contengono circa 9 grammi di carboidrati per porzione e hanno un basso indice glicemico».
Quando si raccolgono le percoche?
Per quanto riguarda la maturazione le pesche vengono considerate idonee ad essere raccolte quando il colore di fondo della buccia vira dal verde al bianco crema (nelle cultivar bianche) o al giallo(in quelle a polpa gialla).
Perché si chiamano percoche?
Il nome deriva dal latino "praecoquum" che significa "precoce", nel senso che la pianta produce i frutti in anticipo rispetto alle altre varietà.
Quante calorie hanno le percoche?
Ai fini dietetici da non sottovalutare il basso valore energetico, solo 28 calorie per ogni etto, che la permette di essere inserita in qualunque regime nutrizionale.
Come si mangia la percoca?
È proprio nella stagione calda che le pesche e le percoche (o percocche) giungono a maturazione e ci regalano il gusto dell'estate. Sono buone da mangiare sbucciate e a spicchi in ogni momento della giornata, come spuntino salutare per arricchire colazioni energetiche e merende golose, passando per il fine pasto.
Dove nasce la percoca?
La pesca percoca nasce in Cina per poi svilupparsi in Campania, Puglia e Molise e Sicilia. Proprio per la sue caratteristiche organolettiche, la pesca percoca è ideale per la distillazione, la trasformazione, e per la realizzazione di conserve (marmellate o pesche sciroppate) ma si presta anche al fresco.
Come si chiamano le pesche senza peli?
Le pesche noci si chiamano così per una curiosa caratteristica: sono le uniche pesche senza tricomi, i peli della buccia. Sono chiamate anche nettarine.
Come si chiama il frutto del pesco?
La pesca è il frutto del Prunus persica, specie appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Si tratta di frutti originari della Cina, dove sono oggi ampiamente coltivate, ma anche in Europa e negli Stati Uniti, e ne esistono numerose varietà sparse in tutto il mondo, diverse per colore e dimensioni.
Quanto potassio contengono le percoche?
Tra i Sali i principali sono il potassio (190mg) il fosforo (20mg)il magnesio (9mg),il calcio (6mg) ed altri di minor importanza.Il consumo frequente nel periodo estivo è consigliato per il reintegro dei sali minerali e delle vitamine perse con la sudorazione nelle attività sportive o a causa delle alte temperature.
Come si chiama la pesca con il vino?
L'estate in Campania è sinonimo di vino con le percoche, una sorta di sangria campana realizzata con una caratteristica varietà di pesche, dalla polpa molto compatta.
Come sono le pesche percoche?
Le percoche sono una varietà estiva delle più famose pesche: si presentano con una polpa compatta e soda di colore arancione con qualche venatura rossa e con un sapore dolce e delicato.
Come si chiamano le pesche in napoletano?
La parola “perzeca”, che si riferisce alla pesca bianca, sembra trarre la sua etimologia dalle origini del frutto legate alla Persia, da qui “persica” successivamente reso in napoletano perzeca.
Che differenza c'è tra la percoca è la pesca gialla?
La percoca, o percocca, non è un incrocio tra una pesca e un'albicocca e neppure tra una pera e una albicocca come invece suggerirebbe il nome, bensì semplicemente una varietà di pesca a polpa gialla.
Dove si coltivano le percoche?
Anche chiamate precoche, le percoche si coltivano soprattutto nelle regioni meridionali come Basilicata, Campania e Puglia e possono essere utilizzate in numerose ricette in cucina oltre che naturalmente consumate assolute, con o senza buccia.
Come si chiama l'albero di pesco?
Il pesco (Prunus persica (L.) Batsch) è un albero da frutto della famiglia Rosacee che produce un frutto commestibile chiamato pesca ([ˈpɛska]).
Qual'è il frutto che abbassa la glicemia?
Nella dieta di un diabetico non possono mancare nemmeno mele, arance, prugne albicocche, pesche, fragole, limoni e pompelmi… ce n'è per tutti i gusti e le stagioni!
Quale frutto non fa alzare la glicemia?
La frutta meno ricca di zuccheri, come ad esempio mele, kiwi, pere, arance, pompelmi, pesche, fragole, lamponi, albicocche può essere consumata anche tutti i giorni, sebbene in quantità moderata, ovvero una o due porzioni al giorno.
Qual'è la frutta secca che abbassa la glicemia?
Il risultato è che, se non si esagera, noci, mandorle, nocciole e simili aiutano a tenere sotto controllo l'appetito e abbassano la glicemia; inoltre, il consumo quotidiano di circa 15 grammi di noci e altri 15 grammi fra nocciole e mandorle riduce il rischio di diabete di tipo 2, patologie cardiovascolari e tumori.