Sono quelle paroline che accompagnano il nome e ne indicano le qualità rispondendo alla domanda: "com'è?". Le parole che dicono com'è una persona, un animale o una cosa sono qualità e si chiamano aggettivi qualificativi. In pratica sono quelle che rispondono alla domanda "com'è?".
In italiano l'aggettivo si trova di solito dopo il nome: un libro nuovo; è possibile però anche l'ordine inverso: un bel film. In genere l'aggettivo che precede il nome ha una funzione descrittiva, mentre quello che segue il nome ha una funzione restrittiva.
L'aggettivo segue sempre il nome nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale). Gli aggettivi che però finiscono in -e cambiano desinenza solo nel numero (dal singolare al plurale) e non nel genere. Esistono alcuni aggettivi che rimangono invariati anche se cambia il genere e il numero.
Gli aggettivi qualificativi (come bello, buono, feroce, giallo, alto e così via), che appunto danno informazioni su caratteristiche e qualità di un nome. Gli aggettivi determinativi (come suo, quella, tanti, dodici e così via), che indicano uan caratteristica specifica del nome cui si riferiscono.
Gli aggettivi primitivi, come i nomi, sono formati solo da radice e desinenza. Gli aggettivi derivati si formano partendo da nomi e verbi, a cui si aggiungono dei suffissi. Gli aggettivi alterati derivano da un aggettivo primitivo con l'aggiunta di suffissi accrescitivi, diminuitivi, vezzeggiativi, peggiorativi.