Il participio perfetto in latino si forma a partire dal tema del supino + desinenze degli aggettivi di prima classe -us, -a, -um. Esso è tipico dei verbi transitivi con diatesi attiva, ha valore passivo ed esprime anteriorità rispetto alla proposizione principale.
Con funzione verbale il part. perfetto corrisponde in genere a una temporale o causale e si può tradurre con un participio passato, con un gerundio composto passivo, con una subordinata causale o temporale la cui azione passiva esprima anteriorità rispetto alla reggente. Caesar, Romam revocatus, Galliam reliquit.
Si compone del tema del presente, con l'aggiunta del suffisso -nt- e delle uscite degli aggettivi della seconda classe a una sola uscita: uscirà quindi in -ans, -antis per la prima coniugazione, -ens, -entis per la seconda e terza coniugazione, -iens, -ientis per la quarta coniugazione.
In latino il participio presente si forma: Tema del presente + ans, antis per la 1°coniugazione; Tema del presente + ens, entis per la 2° e la 3° coniugazione; Tema del presente + iens, ientis per la 4°.
Si forma dal tema del perfetto (a partire quindi dal supino) aggiungendo la terminazione -urus, -ura, -urum. Si declina poi seguendo la declinazione degli aggettivi della prima classe a due terminazioni.