VIDEO
Trovate 22 domande correlate
Come ci si puliva il sedere prima della carta igienica?
Nel periodo greco-romano, dal 332 a.C. al 642 d.C., greci e romani pulivano i loro derrières con un arnese chiamato tersorio, che consisteva in una spugna fissata all'estremità di una bacchetta che veniva lasciato nei bagni pubblici per uso comune.
Cosa usavano i romani come dentifricio?
Gli Antichi Romani usavano un colluttorio davvero «curioso», l'urina, che per via dell'ammoniaca possedeva un forte potere sbiancante. Verso il 1300 si usò l'acquaforte, una soluzione di acido nitrico molto abrasiva, che sbiancava i denti ma ne corrodeva lo smalto, aprendo la via alle carie.
Come facevano l'amore gli antichi romani?
Anche nel mondo greco romano esistevano dei veri e propri manuali erotici, che descrivevano le varie posizioni da adottare durante un rapporto sessuale. Tra le posizioni più apprezzate vi era quella della “leonessa” e la “Venus Pendula” con la donna che cavalca l'uomo o seduta a gambe divaricate sopra di lui.
Come ci si puliva il sedere nel Medioevo?
Come si pulivano le persone sedute in passato? Gli europei non avevano familiarità con il concetto di "bagno" durante il Medioevo. Hanno fatto i loro bisogni nei campi aperti o all'interno delle loro case. Scarpe e ombrelli col tacco erano molto richiesti perché la gente gettava le loro "cose" nelle strade della città.
Cosa facevano i romani con le urine?
Urine e feci? Al tempo dei romani andavano a ruba: adoperate per la pulizia, la conciatura delle pelli, come concime e persino come cura per alcune malattie. Tutti usi che ci fanno un po' ribrezzo.
Perché solo in Italia esiste il bidet?
Tendenzialmente veniva molto usato dalle prostitute subito dopo un appuntamento con un cliente. In Italia il bidet è arrivato grazie alla Regina Maria Carolina D'Asburgo Lorena, che lo volle nel proprio bagno a tutti i costi. Da quel momento è iniziata la sua diffusione in tutta la penisola.
Dove si faceva la cacca nel Medioevo?
Le latrine pubbliche In molte città erano disponibili latrine pubbliche con diversi posti di agiamento di pietra o di legno. Erano realizzate lungo corsi d'acqua o a sporto su ponti, al fine di favorire una evacuazione naturale degli scarichi e dei fanghi.
Cosa si può usare al posto della carta igienica?
Se c'è un pezzo di stoffa, un asciugamano o tappeto sotto il lavello, andrà bene per lo scopo. Basta buttarlo poi nel cestino della spazzatura o della lavanderia dopo l'utilizzo. Usa il rotolo di cartone. Sì, proprio quello che resta appeso al porta rotolo quando la carta igienica finisce.
Perché non usare la carta igienica?
La maggior parte dei problemi – irritazioni, emorroidi, sanguinamento occasionale – sono dovuti a un eccessivo sfregamento della carta sulla pelle nel tentativo di praticare una corretta igiene.
Da quando si usa la carta igienica in Italia?
Il consumo della carta igienica divenne, in Italia, diffusa in maniera massiccia solo a partire dagli anni '60 del secolo scorso: prima era considerata un bene di lusso. E pensare che, la carta igienica, era usata dalla famiglia imperiale cinese già nel Medio Evo!
Come si fa a fare la carta igienica?
La carta igienica non è altro che fibra vegetale, che può essere pura o riciclata. Viene lavorata in grandi macchine che la miscelano con prodotti chimici e acqua per formare una polpa. Inoltre, passa attraverso un processore per rimuovere l'acqua in eccesso e bruciare tutti i tipi di batteri.
Come ci si pulisce dopo la cacca?
L'ano deve essere deterso tamponando con carta morbida – come fanno le donne con il rossetto – e mai strusciando! Quindi, lavatevi solo con acqua tiepida e asciugatevi con Scottex o carte assorbenti simili.
Come ci si pulisce dopo aver fatto la cacca?
La migliore strategia consiste nel direzionare il getto della doccia proprio nella zona dell'ano. Il dottor Krachman consiglia anche di utilizzare un sapone specifico per l'igiene personale e di non utilizzare il bagnoschiuma nelle zone più sensibili e facilmente irritabili.
Perché nel Medioevo si dormiva seduti?
La ragione di tale abitudine risiedeva nel fatto che la posizione seduta avrebbe favorito la digestione e attenuato gli effetti del reflusso gastro-esofageo di cui soffrivano molte persone di quel tempo per diete alimentari disordinate e l'assunzione di cibi difficilmente digeribili.
Quali sono le perversioni più strane?
Quali sono le 3 perversioni più strane? formicophilia Il desiderio di avere insetti sul corpo e sui genitali per provare piacere. Necrophilia L'attrazione sessuale per i cadaveri: c'è chi profana tombe in cerca di partner. PLUSHOPHILIA È l'attrazione sessuale per i peluche, o per persone così travestite.
Come facevano l'amore gli uomini primitivi?
I rapporti sessuali erano effettuati ancora mores ferarum, esclusivamente con femmine in estro e quasi sempre al ritorno degli uomini dalle uscite di caccia, in specie se prolungate e proficue, ma non si aveva ancora alcuna consapevolezza della connessione con le gravidanze.
Come si baciavano i Romani?
Lo “ius osculi”, cioè il “diritto di bacio”, era un'usanza introdotta dal diritto romano secondo cui una donna baciava ogni giorno sulla bocca il marito, il padre e il fratello.
Come facevano gli antichi con le carie?
Nella Roma antica, la carie dentale veniva considerata come la causa più comune del mal di denti e veniva curata in prima istanza con l'assunzione di farmaci e di collutori a base di oppio, incenso, giusquiamo, pepe e piretro.
Come si sono estinti i Romani?
Gli storici moderni hanno ipotizzato diversi fattori causali tra cui il declino dell'efficienza del suo esercito, la salute e il numero della popolazione, la crisi dell'economia, l'incompetenza degli imperatori, le lotte interne per il potere, i mutamenti religiosi e l'inefficienza dell'amministrazione civile.
Quanto si lavavano i Romani?
Gli antichi Romani curavano il proprio corpo quanto bastava alle esigenze della pulizia personale e dell'igiene. "Si lavavano tutti i giorni le braccia e le gambe, per la necessaria pulizia dopo il lavoro; ma solo ogni nove giorni facevano un bagno completo", ci ricorda Seneca.