Come si formano i verbi servili?

Domanda di: Lucrezia Romano  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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I verbi servili nei tempi composti prendono l'ausiliare che è richiesto dal verbo che vanno ad accompagnare. Per esempio: “Nicola è andato a Roma” diventa “Nicola è dovuto andare a Roma per lavoro”.

Come si individuano i verbi servili?

La regola è semplicissima: i verbi servili vogliono l'ausiliare del verbo che accompagnano. Se il verbo che accompagnano vuole l'ausiliare avere, il verbo servile si coniugherà con il verbo avere, viceversa si userà il verbo essere. Ecco degli esempi: Non avrei dovuto mangiare così tanto!

Quando sono i verbi servili?

I verbi servili sono quelli che reggono l'infinito di un altro verbo, attribuendo all'azione una specifica modalità. I verbi servili esprimono per esempio desiderio, proposito, possibilità, permesso, capacità o necessità.

Cosa precisano i verbi servili?

I verbi modali, o verbi servili, sono verbi che precisano la relazione tra il soggetto e il verbo che li segue. Normalmente non sono soli ma con un altro verbo. I verbi modali sono: dovere, potere e volere. – Dovere significa: avere un obbligo o una necessità di fare qualcosa.

Come si dividono i verbi servili?

Tre sono i verbi servili più importanti e questi sono: dovere, potere e volere. E possono essere seguiti da verbi come osare, desiderare, preferire. I verbi fraseologici invece sono quei verbi che si uniscono ad altri, pur avendo un loro significato autonomo, fornendo un solo predicato nella perifrasi.

I verbi servili