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Chi fa la diagnosi di demenza?
La diagnosi di demenza spetta al medico specialista del CDCD, al quale il medico di medicina generale invia i pazienti con un sospetto deficit acquisito delle funzioni cognitive.
Quando inizia il declino cognitivo?
Un piccolo decadimento cognitivo, specie dopo i 65 anni di età, o altri sintomi quali possono essere eventuali disturbi del sonno, sono segnali da non sottovalutare. Un deterioramento delle funzioni cognitive e comportamentali, per lieve che sia agli esordi, può svilupparsi e diventare grave.
Qual è la differenza tra declino mentale e demenza?
Se con il progredire dell'età un lieve calo delle funzioni mentali e cognitive è quasi universale, ma non tale da influenzare le capacità e l'autonomia dell'individuo, nella demenza il declino è invece più grave e non spiegabile come conseguenza fisiologica del processo d'invecchiamento.
Quali sono le 8 funzioni cognitive?
Quando si parla di funzioni cognitive si parla di: attenzione, memoria, orientamento, linguaggio, abilità visuo-spaziali, abilità prassiche e funzioni esecutive.
A cosa serve il test dell'orologio?
Il test del disegno dell'orologio è noto per valutare le funzioni esecutive. L'MMSE valuta diverse altre abilità cognitive, ma è debolmente correlato con le funzioni esecutive. ”
Quali sono i tipi di demenza?
Esistono numerosi tipi di demenza: le quattro più comuni sono il morbo di Alzheimer, la demenza vascolare, la demenza con corpi di Lewy e la demenza frontotemporale. Le cause della demenza non sono ancora state chiarite del tutto.
Come si chiama il test per valutare lo stato cognitivo del paziente?
Il cosiddetto “Mini Mental Status” o “Test” è un breve esame per valutare, senza pretesa di completezza ma con una certa affidabilità, lo stato neuro-cognitivo e funzionale di un paziente.
Quali sono i vari tipi di demenza?
Le demenze identificate più comuni sono:
la malattia di Alzheimer. demenza nella malattia di Parkinson. la malattia di Creutzfield-Jacob. la demenza vascolare. la demenza con i corpi di Lewy. la demenza frontotemporale. la paralisi sopranucleare progressiva.
Cos'è la scala MMSE?
Il Mini-Mental State Examination, o MMSE (Folstein et al., 1975), è un test neuropsicologico per la valutazione dei disturbi dell'efficienza intellettiva e della presenza di deterioramento cognitivo.
Quante fasi ha la demenza?
Il decorso dell'Alzheimer cambia di caso in caso, ma si può genericamente suddividere in 3 fasi, iniziale, intermedia e avanzata. Questi tre momenti sono accomunati da sintomi specifici che si manifestano in quasi tutti i pazienti.
Qual è la differenza tra Alzheimer e demenza senile?
Questo crea confusione, portando demenza e Alzheimer a essere spesso usate come sinonimi: in realtà la prima è classificabile come sindrome, la seconda come vera e propria malattia, caratterizzata dalla degenerazione del tessuto celebrale.
Come capire se hai un deficit cognitivo?
I sintomi dei disturbi cognitivi si concretizzano in:
difficoltà nel memorizzare o ricordare nuove informazioni; problemi nel trovare le parole; difficoltà nel risolvere problemi quotidiani; incertezze nel ricordare la data corrente o nel raggiungere luoghi; rallentamento mentale.
Quali funzioni cognitive sono compromesse nella demenza?
Nello specifico, mentre le prime funzioni cognitive compromesse sono l'orientamento, la memoria e le prassie, le funzioni motorie maggiormente coinvolte sono il tono muscolare e la coordinazione dinamica.
Come curare il decadimento cognitivo?
seguire buone abitudini alimentari; procedere con frequenti esercizi cognitivi; evitare sostanze nocive o tossiche (come fumo e alcool) che influiscono sulle attività cerebrali. sottoporsi a terapie per trattare il diabete, l'ipertensione, il colesterolo alto nel sangue e la depressione.
Qual è il tipo di demenza più frequente?
La malattia di Alzheimer è la causa di demenza più diffusa nel mondo e rappresenta circa il 60% dei casi. E' una malattia degenerativa progressiva del cervello caratterizzata dall'atrofia e morte delle cellule cerebrali.
Quali sono i farmaci per la demenza senile?
Farmaci per la Demenza Senile I più noti e prescritti sono gli inibitori dell'acetilcolinesterasi (es: donepezil, galantamina e rivastigmina) e la memantina, un preparato farmacologico che agisce sul sistema glutamminergico.
Quanti anni si può vivere con la demenza senile?
L'aspettativa di vita per una persona affetta da demenza senile va dai 6 ai 10 anni, ma ciò che fa la vera differenza è rappresentato dalla capacità di cura e assistenza del malato che permette di rallentare e modificare in modo significativo il decorso della malattia.
Cosa permette di rallentare il declino cognitivo?
Il cervello è in grado di rigenerarsi anche in età adulta. Per rallentare il declino cognitivo nell'anziano, la migliore arma è l'attività fisica e in particolare la camminata. Un dogma che negli anni è andato progressivamente disgregandosi.
Quando la perdita di memoria deve preoccupare?
Se il disturbo della memoria comincia ad essere persistente e ad avere un'intensità tale da creare un crescente disagio, pur non inficiando la autonoma esplicazione delle occupazioni della vita di tutti i giorni, è necessario sottoporsi ad una visita neurologica.
Come affrontare la demenza di un genitore?
Non trattare la persona da malata, ma aiutalo a sentirsi inserito in un contesto abituale, sereno e spontaneo come “prima della malattia”. Sdrammatizzare con delicatezza, condividere, anche le preoccupazioni, confidarsi con sincerità avvicina e non fa sentire soli e incompresi. Ascoltare, molto più che parlare.