Il cane da tartufi: un cane appositamente addestrato che localizza e segnala i tartufi pienamente maturi. ...
Il vanghetto: apposito strumento che serve a raccogliere i tartufi, che può essere di forme e materiali diversi, a patto che la sua larghezza alla punta non superi i 6 cm.
Una volta che l'animale ha puntato il tartufo e ha magari iniziato a scavare, il tartufaio deve essere tempestivo nel fermarlo e proseguire lo scavo con l'apposito vanghetto. Trovato il tartufo, deve ricoprire la buca con la stessa terra perché altrimenti rischia di danneggiare, anche irrimediabilmente, la tartufaia.
Se il terreno è umido e morbido, è possibile usare le mani per scavare la terra e cercare i tartufi. È importante cercare con attenzione poiché i tartufi non hanno un odore molto forte e quindi possono essere facilmente sfuggiti. Una volta trovati i tartufi, è necessario estrarli dal terreno con molta delicatezza.
Il tartufo è un fungo ipogeo, ovvero misteriosamente sotterraneo, estremamente pregiato e ricercato. E' caratterizzato da corpi fruttiferi tuberiformi che si formano spontaneamente nel suolo a una profondità che varia da alcuni centimetri fino, in casi eccezionali, a 60-100 cm.
Generalmente il tubero si assesta a una profondità che va dai cinquanta ai settanta centimetri al di sotto del terreno. I luoghi che risultano più consoni alla vita del tartufo sono le zone boschive, in assenza di piante erbacee e con una presenza arborea inferiore al 30% del totale.