Domanda di: Dr. Ortensia Colombo | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità minoritaria, non territoriale, fondata sull'affermazione di un'identità linguistica e su una visione ...
La Lingua dei Segni Italiana, la LIS, non è una forma abbreviata di italiano, una mimica, un qualche codice morse o braille, un semplice alfabeto manuale o un supporto all'espressione della lingua parlata, ma una lingua con proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali.
La LIS non è la lingua dei sordomuti, ma è utilizzata dalla comunità sorda segnante, formata da persone sorde e udenti. Anzitutto le definizioni “sordomuto”, “audioleso” e “non udente” sono da considerarsi scorrette.
Le forme possono variare da lingua a lingua. Nella lingua dei segni italiana (LIS) se ne contano ben 56; - luogo: il luogo dove viene articolato il segno.
La lingua dei segni tattile viene utilizzata soprattutto da persone sordocieche che in precedenza erano sorde segnanti. A differenza delle lingue dei segni visive, nelle lingue dei segni tattili le mani degli interlocutori sono in contatto. Come si posizionano le mani? Le due persone si mettono una di fronte all'altra.